CAMPOFILONE – Quattro Aperistorie a Campofilone. Lo chalet Nina di Filippo Rossi apre le porte all’associazione culturale La Decima guidata da Paola Pieragostini. “Noi vogliamo portare occasioni di confronto e incontro per rendere la società più umana. Abbiamo per questo scelto quattro autori” spiega.
Filippo Rossi è il fondatore dell’associazione Orto Party, anima di Campofilone, che con La Decima condivide il desiderio di fare del bene per la comunità. “Incontri conviviali a accompagnati dal buon vino”. Dall’idea alla realtà insieme con il consorzio Tutela Vini Piceni, diretto da Armando Falcioni, e il consorzio di Tutela dei maccheroncini di Campofilone Igp guidato da Gabriele Marcozzi.
“I due consorzi donano prodotti per creare il piatto di maccheroncini accompagnato dai vini spiegati dai sommelier. Immancabili i salumi affidati ogni sera auna realtà differente: si parte con Re norcino” prosegue la presidente. Ogni presentazione inizia alle 18 con l’aperitivo, per poi arrivare la presentare del libro verso le 1930 e chiudere per le 21.
Rossi non ha esitato: “Mi piace rendere il Nina un luogo anche diverso, sono contento che il consorzio dei maccheroncini ci abbia detto di sì, sono una realtà cruciale per Campofilone. Durante le manifestazioni sarà presente anche l’azienda agricola Rossi che ci dona salumi e formaggi. Per noi è una nuova esperienza, il locale si presta avendo un palco che permette di sentirsi dentro il mare”.
Il 23 maggio il primo appuntamento affidato a Massi e Mino, autore che conta dieci milioni di follower e si presenta con ‘Mino, cane fortunato’, un libro che racconta una storia di riscatto e del rapporto tra Massimliano e il suo american bully.
Il 30 maggio arriva il Comandante Alfa con ‘Liberate gli ostaggi. L’esordio del Gis’ che racconterà l’attività del gruppo, partendo dal primo intervento durante l’assalto al carcere di Trani, con il libro edito da Longanesi.
La terza serata con il parroco social don Dino Pirri e ‘La vocazione indecente’. “Un libro che mette in relazione il ruolo della chiesa nel rispetto del vangelo” spiega Paola Pieragostini.
Quarta e ultima serata con Arianna Mortelliti, la nipote di Andrea Camilleri che ha scritto il libro ‘Quel fazzoletto color melanzana’ edito da Mondadori. “Inevitabile che parlerà del nonno, di cui ha scritto gli ultimi libri sotto la sua dettatura”.
Il sindaco di Campofilone Feliziani incassa l’iniziativa: “Il Comune deve essere partner e facilitatore. Campofilone fa 35mila presenze all’anno di turisti, quasi più di quelli che può ospitare. Abbiamo un teatro del 1925, siamo una realtà che punta sull’educazione, sulla cultura, sulla crescita delle persone. Abbiamo un capitolo di bilancio per supportare le varie iniziative”.
E su questo punto cita Zamagni: “Quando uno ti dice che stai male, devi rispondere bene, ‘sei vivo’. Se invece senti il dolore degli altri, significa che sei umano. Per questo attività d’incontro tra autori e persone vanno verso l’aiuto dell’altro, che nasce dal confronto”.
Il consigliere regionale Andrea Putzu porta il supporto dell’amministrazione Acquaroli: “La Decima lavora per accrescere il rapporto tra cultura e turismo. Siamo di fronte a un cartellone di qualità che valorizzano la regione ma soprattutto promuovono i piccoli communi. Per questo c’è il patrocinio della regione Marche. Che tra gli ospiti ci sia un personaggio con milioni di follower fa da solo capire il potenziale promozionale del bello che abbiamo. Tra l’altro vini e cibo sono il biglietto da visita per tutto il territorio”.
Il consorzio dei maccheroncini si sta facendo le ossa, ma con il suo Igp doveva esserci: “Siamo una delle 18 Igp mono comunali. Le statistiche dicono che dove c’è un Igp un terzo delle vendite sono prodotti e due terzi sono incassi da turismo che rimangono nel territorio. Speriamo che questa sia solo la prima volta per un festival che sarebbe bene calendarizzare allargandosi anche ad altre strutture e aziende” riprende Marcozzi che chiede alla Regione un supporto economico oltre che il patrocinio. “Proverò anche io a trovare qualche sponsor per una bella iniziativa come questa, bussando a chi già ci aiuta a tenere vivo il nostro centro per disabili” riprende il sindaco.
La chiosa finale è per il direttore del Consorzio Tutela Vini Piceni: “Vino e cultura vanno di pari passo. Vino è storia e tradizione, è radicamento sul territorio. Il vino va oltre il pesce fritto e la porchetta, citati con rispetto. Se non ci fosse legame con il suo territorio, una denominazione non avrebbe senso. Il nostro Piceno, che include i territori di Ascoli e Fermo, comprende quattro denominazioni: il pecorino, la passerina, il rosso Piceno, il Falerio e le terre di Offida. Quando andiamo a promuoverle, presentiamo le montagne, la collina, i campanili e il mare che circondano le vigne. Questo lo facciamo bene a New York, a Parigi, nelle fiere dove i nostri 58 soci, per 700 operatori, sono protagonisti. Ma spesso non lo facciamo a casa nostra. Per questo abbiamo detto sì, perché bisogna essere conosciuti nel bar di casa”.
Tutto pronto quindi, il consiglio è di prenotarsi, l’apericena con presentazione costa 25 euro.