FERMO – “Eravamo in attesa del Consiglio, quando è arrivata la notizia a ciel sereno: è uno schiaffo al Fermano”. È duro Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo nel commentare la decisione della Giunta della Regione Marche di nominare Alberto Carelli, direttore amministrativo dell’Ast di Fermo, alla guida dell’Ast di Pesaro-Urbino.
“Dopo il consiglio comunale aperto in cui il territorio ha chiesto di non essere l’ultimo, di superare i parametri che ci penalizzano, si crea una difficoltà a Pesaro e si rimedia prendendo da chi sta peggio? Mi è sembrato uno schiaffo, anche perché io non ne sapevo nulla”.
Non doveva accadere, “perché la Regione doveva avere una missione chiara: risollevare la nostra sanità”. Che peggiora ogni giorno. “Non faccio polemiche, preferisco il confronto con le istituzioni. Ma dovete sapere anche c’è stato un taglio di 120mila euro sul Montessori, il che significa meno servizi per i disabili. Ora abbiamo aperto un tavolo, ma dialogavamo con Careli che aveva promesso di trovare risorse che noi avremmo poi completato. Quindi i temi ci sono. E ora dobbiamo dialogare con qualcun altro, perdendo altro tempo”:
Gli pare incredibile “che Fermo debba soccorrere altri, partendo da una situazione anche di personale molto complessa”. E ora? “Per altri settori Acquaroli è da inizio mandato il nostro garante, penso a strade e Tpl, ora chiedo che agisca perché è evidente che chi gestisce la sanità non ci tutela”.
Punta con forza su una delle tante questioni. “Non abbiamo avuto risposta a una domanda semplice: gli investimenti tecnologici del Murri quando verranno finanziati? A oggi non sono stati stanziati, è l’assessore Baldelli che ha fatto più del suo inserendo le tecnologie per le sale operatorie. Ora serve che l’assessorato alla Sanità preveda quanto necessario, per poter poi aprire tutto insieme”.
Non si è sentito con Acquaroli. “Non ho chiamato nessuno. Su questioni così gravi il referente è anche il territorio. Tutti i sindaci devono mobilitarsi, deve esserci una presa di coscienza di fronte a una decisione che suona terribile. Penso che almeno una lettera, un documento, firmata da tutti debba essere fatta”.
Non si può andare avanti parlando solo del nuovo ospedale: “Soprattutto se poi si sottrae. Non sono uno di quelli che chiede tutto, ma quando addirittura avviene una sottrazione, allora no. Ci eravamo da poco confrontati. Quando mai ci sarà davvero l’impegno da parte dell’assessore Saltamartini per le tecnologie? Ora il ‘fidatevi’ non mi basta più. Quanto successo con Careli mi fa dire che la fiducia ha un termine”.
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