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Via Battisti è la casa del pesce azzurro: la nuova vita di Anghiò, il festival entra nelle cucine dei locali elpidiensi

6 Settembre 2021

PORTO SANT’ELPIDIO – Stefano Greco, dal 9 al 12 settembre, torna il re di via Battisti. “Anghiò è l’evento che il Comune continua a volere fortemente. Il Covid ci ha spinto a ripensare il sistema, anche per gli eventi all’aperto. Non semplice fare ristorazione”. Un festival che ha una certezza: green pass, che è obbligatorio ma non sarà controllato all’ingresso.

“Per quattro giorni questo sarà il corso Anghiò, non ci sarà più il PalAzzurro”. Collaborano direttamente i locali del viale con ricette dedicate. Grande armonia, sono rimasto stupito. Qui c’è grande effervescenza, la freschezza di una città che sempre più vuole essere un riferimento turistico” prosegue l’organizzatore.

Se un locale sarà pieno, si entrerà nell’altro e questo con il sorriso di ogni gestore. “Non è facile, ma ci siamo. La scelta dei locali di mettersi in gioco è la risorsa in più. Noi aggiungiamo quattro chef da anni partner”. Ogni ristorante avrà un pannello davanti e con la sua cucina preparerà i piatti, rispettando il format, che prevede l’acquisto tramite i carnet del festival del pesce azzurro, 18 ticket per 18 euro. Ricco il menu dedicato al pesce azzurro dei sette locali elpidiensi: si va dal burrito di sgombro alla pizza ai frutti di mare, dal tortino di alici, alla polpetta di baccalà in salsa aioli, dalle immancabili alici fritte ai paccheri ripieni di pesce. Curiosità per le tagliatelle alla cacciatora di mare del cuoco toscano.

Tante già le richieste sula pagina social, stand e locali aperti dalle 18 alle 24, un’ora in più per cavalcare anche la capacità dei locali di coinvolgere persone. Nazareno Franchellucci ci crede da inizio del primo mandato: “Ho trovato in Greco un partner affidabile. Insieme abbiamo anche deciso di cambiare il periodo, passando da luglio, che era di facile risultato, a settembre per guidare una destagionalizzazione che allungasse l’estate”.

Anghiò ha la sua casa in via Cesare Battisti e la consolida: “Immagine e logistica perfette che oggi si coniugano con le attività della via. Noi abbiamo riqualificato, la seconda sfida era fare sinergia e squadra. Quando Greco ha bussato alle porte dei locali, hanno risposto presenti. Nel 2019 si erano messe a disposizione per il circuito del vino, oggi con la cucina” riprende il primo cittadino.

È la prima manifestazione per la neo assessora al Commercio, Patrizia Canzonetta: “Un format vincente che così dà lustro in maniera totale al cuore della città”. Emanuela Ferracuti guarda al Turismo e alla sua crescita: “Sapersi innovare è importante. qui si valorizza il prodotto tipico e si portano persone in città fuori dalla canonica estate, spesso da fuori regione”.

Polpette e Pampero, con Daniele Zampaloni dà voce alle attività della via e ha fatto da collante: “L’humus tra di noi è buono, collaboriamo da tempo. Da quando ho aperto in questa via ho cercato di trovare sinergia, il Covid ci ha bloccato lo sviluppo. Prima il circuito del Falerio, ora Anghiò: noi siamo pronti. Da cliente è un evento che ho apprezzato, farne parte per me è motivo di orgoglio. Speriamo sia l’inizio di nuove collaborazioni. Questa è una via che se organizzi qualcosa, risponde sempre. Per chi ci ha investito è fondamentale dare continuità alle proposte. Nel we Elpicomics ha riempito ogni locale, è la riprova che ogni evento fa decollare ogni attività”.

Organizzazione consolidata: per mangiare ad Anghiò serve il green pass, ogni locale riserva dei tavoli, ci sarà il simbolo sopra, più o meno il 20% dei posti a disposizione. Davanti a ogni locale il totem con il menu e il costo di ogni prodotto. Le persone gireranno con il vassoio fornito dall’organizzazione dalla Tuber Communication. “Cosa si mangia con 18 euro? La media con un carnet è di tre degustazioni”.

Ogni locale avrà il suo normale menu più i pitti per Anghiò. Poi cucina da dieci metri per i quattro chef che arrivano da fori zona. E per finire uno stand di Piceno Open che promuove la vinea di Offida, con la filiera dell’olio e il focus sulla Docg Offida, con brevi degustazioni affidate a Piceno Sommelier.

Raffaele Vitali

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