FERMO - A poche ore dalla presentazione in piazza ad Ancona della sua squadra, Matteo Ricci racconta il suo piano. E lo fa con l’agenzia Ansa. “Il nostro è un programma condiviso, questo perché siamo una coalizione compatta forte di 19 realtà” precisa subito.
Un campo largo con una chiara identità di centrosinistra, per qualcuno più sinistra che centro, che Ricci è però convinto saprà intercettare un elettorale trasversale. “Girando respiro la voglia di cambiamento. La vittoria è davvero alla portata”.
Resta in lui l’amarezza per la data del voto, che Acquaroli ha confermato sarà entro settembre: “Non si capisce perché le Marche non debbano votare a ottobre come ha proposto la Toscana, perché debbano obbligare i marchigiani a subire una campagna elettorale durante le ferie e perché la data non debba essere concordata con l'opposizione. Qualcosa non ci torna, cosa nascondono?”.
Tornando alla coalizione, l’europarlamentare non ha dubbi sulla capacità di azione comune, del resto la leadership non gli è mai mancata: “Siamo in tanti, ma uniti da due valori che fanno da collante: il rispetto della Costituzione, la Resistenza e l'antifascismo; guardare la società con gli occhi degli ultimi”.
Le 56 pagine di programma, sottoscritto da tutte le forze, è la prova di una linea condivisa. Le liste a supporto dovrebbero essere sei, più quella del presidente, dove nel Fermano primeggerà Francesco Trasatti, che vuole rendere protagonisti politici ed esponenti della società civile.
“Possiamo intercettare anche l’elettorato mobile, di centrodestra, moderato. Questo grazie alle priorità del programma, la salute pubblica in grande difficoltà, il sostegno all'impresa, al lavoro, ricucire le aree interne, ridurre le disuguaglianze, un freno allo spopolamento, l'innovazione tecnologica. Ci troviamo di fronte a una regione in cui i risultati sbandierati non esistono”.
Il passaggio finale è sui sondaggi che danno Acquaroli in vantaggio: “vedete, ne abbiamo anche noi e l’esito è ben diverso. Ma la verità è che conta la percezione delle persone e noi girando il territorio sentiamo il supporto. Poi, lo sappiamo, il centrosinistra è abituato a vincere quando i sondaggi lo danno sconfitto”.
r.vit.
