FERMO – Numeri sempre più preoccupanti per la regione Marche, visto che anche alla voce ricoveri si avvicina al limite del 15%, fermandosi oggi l 14,6. In due settimane sono cresciuti del 5%. Stessi numeri per l’occupazione delle terapie intensive. "La pandemia non scomparirà d'incanto ma dobbiamo lavorare per far sì che questa convivenza con il virus possa avere il minor impatto possibile sulla socialità e sulle strutture sanitarie per garantire la massima sicurezza evitando di danneggiare l'economia" spiega il presidente Francesco Acquaroli.
Nuovo picco di contagi nelle Marche con 674 positivi rilevati nelle 24 ore e il tasso di incidenza cumulativo che continua a salire fino a 226,72 su 100mila abitanti. L'incremento riguarda soprattutto la provincia di Ancona, che totalizza 283 casi, seguita da Pesaro Urbino con 100, Macerata con 99, Ascoli Piceno con 97, Fermo con 80, e 15 casi fuori regione. Ci sono 182 casi nella fascia di età 25-44 anni, 149 in quella 45-59, ben 170 quelli da zero a 18 anni, di cui 70 nella fascia di età 5-10 anni. Sono 56 i casi nella fascia di età 60-69 anni. Secondo i dati dell'Osservatorio Epidemiologico regionale nelle terapie intensive, il 75% dei pazienti non è vaccinato, il 25% lo è, nell'area medica il 58% dei degenti non è vaccinato, il 42% lo è.
La regione punta sulla vaccinazione dei più piccoli, quelli della fascia 5-11 per cui oggi si sono aperte le prenotazioni. Molto fredda la reazione dei genitori nelle Marche, visto che ha per ora aderito l’1,4% dei vaccinabili. Il target è di 92645 under 12, a oggi se ne sono registrati 1311. E va peggio della media regionale Fermo (intesa come provincia), dove si sono prenotati in 93, lo 0,9% dei 10037 possibili. "Il virus core tra i più piccoli, la cosa migliore è affidarsi al consiglio dei pediatri" ribadisce l'assessore Filippo Saltamartini.
Le vaccinazioni partono domani pomeriggio (giovedì) in via Zeppilli con una dose ridotta di Pfizer, un terzo di quella destinata agli adulti, da ripetere dopo tre settimane.
“Bisogna lavorare sul fronte della prevenzione – ribadisce Acquaroli alla Dire- Dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative possibili. La Regione ad esempio ha emanato un bando per l'aerazione meccanica nelle aule che ha dato risultati molto buoni. Questo è il percorso da fare ossia mettere in sicurezza luoghi e persone cercando di creare il minor impatto possibile". poi ci sono i vaccini e i dispositivi protettivi. “Se dovessi imporre la mascherina all'aperto di fatto anticiperei la zona gialla ma c'è un decreto del Governo che dice quando dobbiamo portare le mascherine all'esterno- aggiunge Acquaroli- ed è per questo che non abbiamo fatto l'ordinanza.
Nota positiva, invece, l'andamento della campagna informativa promossa dalla Regione 'Parliamone insieme' per incentivare la vaccinazione. In questi giorni sono tante le prime dosi somministrate. "Ritengo - conclude Acquaroli - che un'informazione chiara e trasparente possa dare una svolta nel rapporto tra popolazione e strutture sanitarie". Intanto si registrano tre nuove vittime, tra cui una donna di 77 anni di Grottazzolina.
Raffaele Vitali
