PORTO SANT’ELPIDIO – Città della prevenzione è Porto Sant’Elpidio. Fanno squadra Comune e associazioni, in questo caso la Lilt. “Dopo l’inaugurazione della nuova sede, parte la collaborazione con il presidio della Lilt coinvolgendo l’Istituto Urbani”. Una mattinata dedicata alla prevenzione del papilloma virus.
Due cicli di appuntamenti, “Poi coinvolgeremo le ultime classi delle scuole di primo grado, con Isc1 e Isc2. Prevenire è fondamentale e nasce tutto dalla cultura che ha nella scuola il suo luogo di origine” prosegue Emanuela Ferracuti. Al suo fianco Federico Costantini, coordinatore comunale della Lilt, e due primari, Renato Bisonni e Giuseppe Ciarrocchi, che portano la competenza dell’Asur fuori dalle mura del Murri.
A scola mercoledì andrà la dottoressa Helga Frizzo del dipartimento di Ginecologia del Murri guidato dal primario Scartozzi. L’assessore ai Servizi Sociali, Marco Traini, ha subito detto sì. “Costantini è una risorsa che dobbiamo valorizzare. Coinvolgendo le scuole e la farmacia comunale, che è il main sponsor, tutto diventa possibile”.
Non solo giovani, perché la prevenzione entra anche nei centri sociali. “Il 12 sera alla Faleriense sarà il dottor Bisonni a illustrare cosa fare per migliorare lo stile di vita. Una prima tappa di un percorso che vogliamo territoriale”.
La Lilt a ha come mission quella delle prestazioni (come quelle del sabato mattina, ndr) ma anche di informare, come fatto anche a Servigliano durante i concerti del No Sound Fest. “Ci ha contattato il dottor Ciarrocchi perché bisogna avvicinare i giovani agli screening, che sono tra l’altro gratuiti. La prevenzione primaria riguarda tutti. Che siano anziani, siamo partiti proprio nei quartieri con quattro incontri mesi fa, o giovani, da qui il progetto nelle scuole”.
Spingere le famiglie a vaccinare donne e uomini ed evitare l’infezione che normalmente colpisce la fascia di età tra i 20 e i 24 anni, ecco quello che sperano di raggiungere il 30, novembre i protagonisti. Gli alunni dell’Urbani verranno divisi in due gruppi per informarli al meglio. “L’Australia ha vaccinato il 98% della popolazione contro il papilloma virus, questo è il modello”. Informazione per avvicinare i giovani facendo capire che senza vaccinazione si rischia il cancro. Le Marche sono tra le ultime a livello nazionale e la Provincia di Fermo è in coda in questa vaccinazione.
“Da qui l’azione comune per invertire la realtà ed evitare tumori alla cervice uterina, al pene, alla vulva e alla cavità orale. Se il dottor Ciarrocchi volesse usare il nostro ambulatorio per vaccinare, la Lilt è a disposizione” conclude Costantini.
r.vit.