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Un Sigillo sul futuro della Politecnica: Gregori ha costruito, Quagliarini innova per crescere

31 Ottobre 2025

FERMO – Non è stato un semplice passaggio di consegne quello tra Gian Luca Gregori ed Enrico Quagliarini, perché l’Università Politecnica è di fronte a un cambio importante. Gregori è stato un rettore totalizzante, un front man di caratura nazionale.

È andato molto oltre i confini di Ancona o  Fermo e delle altre sedi didattiche, vuoi per i suoi ruoli extra rettorato, è presidente della più importante azienda di costruzioni italiana, la WeBuild, vuoi perché è un motore inesauribile di contenuti in campo economico. E così, per dare a Quagliarini il giusto peso e visibilità, la cerimonia del sigillo è diventa un evento mediatico. Accompagnato da parole importanti.

Un passaggio che ha animato l’angolo panoramico dell’università che continua a crescere, anche grazie alla capacità di attirare investimenti, oltre 40 milioni. Per Gregori era inevitabile, nel suo discorso di saluto, snocciolare un po’ di numeri legati ai suoi sei anni di rettorato, che hanno superato anche la pandemia. “Più docenti, più tecnici, meno competizione con gli altri atenei con cui abbiamo avviato progetti comuni, penso a Hamu che unisce Marche, Umbria e Abruzzo” sottolinea Gregori.

I corsi di laurea sono passati da 50 a 75, 18.000 studentesse e studenti. “Un investimento sull’internazionalizzazione, supportato da numerosi corsi in lingua inglese. Soprattutto seguiamo le necessità del paese, prepariamo al meglio chi deve esserne protagonista. È nato così anche il nuovo corso sull’invecchiamento attivo” prosegue.

Numeri sono quelli delle matricole, 5500 iscritti all’anno. “E di questi, il 12% arrivano dall’estero. Di questo sono orgoglioso perché il percorso di apertura della Politecnica è costante, con tanto di ufficio a Bruxelles”. Una macchina che Gregori ha focalizzato sulla ricerca: oltre 1000 persone impegnate, distribuite in 12 dipartimenti, 600 laboratori con oltre 150.000 metri quadri dedicati.

Inevitabile un lungo applauso. Ma Gregori aveva tanto altro da dire prima di lasciare palco e luci a Quagliarini. “Proseguirà quanto fatto. Prende in mano una Università in cui abbiamo modificato il modo di fare orientamento, avviato un laboratorio per la certificazione delle mascherine come richiesto del ministero, ma anche aderito al progetto Propal con altre tre università che permetterà, quando sarà possibile, di ricevere studenti, dottorandi e docenti dalla Palestina. Uno dei fattori per la pace è la cultura”.

Una sfida che resta ancora da vincere è quella dei posti letto “una carenza che deriva da 30 anni di disattenzione. Dobbiamo investirci”. Quagliarini lo ha ascoltato e poi ha spiegato la sia visione di rettorato. “Saranno quattro le leve strategiche che guideranno il mio operato. Innovazione digitale, comunicazione efficace e integrata, internazionalizzazione e semplificazione dei processi. Sarà il coraggio a guidare le mie scelte”. Ha parlato per trenta minuti, ha citato Woody Allen, Winston Churchill, Sabino Cassese, ha mostrato il lato ‘easy’ mostrando un ermellino peluche che ha fatto sorridere tutta la sala.

Una promessa la fa: “La mia missione sarà quella di essere al servizio. Sarò una presenza costante non solo nelle occasioni formali, ma anche nella quotidianità. La mia visione non potrà che cimentarsi sulle tre missioni fondamentali dell'università sulle quali siamo giudicati: ricerca, didattica e valorizzazione delle conoscenze”.

Umanesimo e tecnologia, sempre: “Dovremo inoltre assecondare l'innovazione tecnologica senza perdere la vocazione tradizionale in presenza e incentivare le attività formative. L’Università - ha concluso il neo rettore - dovrà essere il centro tecnologico marchigiano verso le trasformazioni che transizioni verdi e digitali stanno facendo. Dobbiamo anticipare, non inseguire. L'Ateneo saprà coniugare innovazione e tradizione formativa, potenziando i percorsi post-laurea e il lifelong learning”. 

Riparte quindi la Politecnica, senza essersi ami fermata e con la certezza che “io e Quagliarini abbiamo deciso fin da subito di dare un messaggio di unità e visione comune”. E avere il presidente di WeBuild a fianco no può di certo essere uno svantaggio.

r.vit.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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