di Raffaele Vitali
PEDASO – Vincenzo Berdini, ingegnere sindaco di Pedaso, ha tre comandamenti: scrivi quello che devi fare, fai quello che hai scritto, registra quello che hai fatto.
Tre linee guida che stanno permettendo al piccolo comune di crescere da un punto di vista fisico, c’è grande richiesta di abitazioni e di servizi. In arrivo, in primis, la nuova scuola. Il tutto con un occhio vigile sulla preziosa costa, appena difesa con nuove scogliere, che l’ha resa il gioiellino del Fermano, scelta da migliaia di persone anche per la sua imperdibile Sagra delle Cozze.
“Siamo un Comune efficiente” sottolinea soddisfatto. La sua giornata inizia presto. La prima telefonata alle 7.30 ai suoi uomini e donne di riferimento, sapendo che tutto quello che c’è da fare è già su una cartella dialogo su Excel. “Ogni responsabile di servizio ha un colore dedicato. E questo poi torna anche sul faldone. Perché carta e digitale devono integrarsi. C’è una divisione precisa dei compiti, con la funzionaria che ha la gestione diretta dei suoi dipendenti” prosegue Berdini.
“Ogni tanto penso ai grandi comuni, mi auguro davvero che siano in grado di valorizzare tutte le specializzazioni che hanno a disposizione. Noi piccoli, invece, dobbiamo compensare le poche persone con la valorizzazione delle specializzazioni. A Pedaso investiamo sull’efficienza interna e lo facciamo al meglio anche grazie a dipendenti giovani che hanno portato una grande energia”.
Quello di Berdini è un cosiddetto sistema bottom – up. Tutti conoscono tutto, questo aumenta la collaborazione e riduce anche la discrezionalità degli uffici, cosa che poteva creare degli stop inattesi. “E’ tutto scritto, prendo per esempio la cartella sui passi carraio: all’interno ci sono il regolamento, gli uffici coinvolti, dalla polizia ai tributi, la modulistica, i preventivi, l’elenco via per via. Questo significa che la mano sinistra sa cosa fa la mano destra e se deve partire un accertamento, i tempi son rapidi”. Tutto su una singola cartella. Una cosa semplice, a dirsi, ma che in realtà cambia l’approccio al singolo caso.
Pedaso è diventato il Comune dove i dipendenti hanno come primi amici Google Calendar e i file Excel. “Questo sistema permette anche al nuovo dipendente, abbiamo avuto dei ricambi, di essere subito operativo, non deve perdersi tra faldoni e aspettare che un altro gli spieghi dove trovare il materiale necessario”.
Così la piccola Pedaso sembra più grande dei suoi dieci dipendenti e ‘dimentica’ di avere il segretario solo per un giorno a settimana. “Certo, se e lo avessimo fisso sarebbe bellissimo, ma non ci pensiamo e lavoro efficientando quel che abbiamo, a cominciare dai due riferimenti per lavori pubblici e urbanistica, che ho diviso per compensare anche le responsabilità” ribadisce il sindaco.
Il sindaco in tutto questo è un perno, la cerniera, oltre che il primo riferimento per i cittadini. “Anche perché ho tenuto la gestione di operai e cittadini. In questo modo ho il polso della situazione e avendo avviato un sistema di segnalazione diretto: i cittadini compilano un modulo, lo lasciano in comune e viene subito protocollato, in modo che arriva alla mia scrivania. Poi lo valuto e faccio partire, se necessario, l’intervento. Abitando a Pedaso, rispetto a dipendenti che ho residenti altrove, ho il vantaggio di conoscere le situazioni”.
Certo, questo significa un ulteriore carico di lavoro per il sindaco, ma Berdini non è uno che si spaventa. Magari il suo erede se non ce la farà, cambierà. “Fare il sindaco richiede tempo e passione, quando si fa una lista bisogna valutare di inserire anche qualcuno bravo a gestire e relazionarsi. Sia fuori sia dentro il Comune, perché se lavori bene con i tuoi uffici, è tutta la cittadinanza a guadagnarci”.
Parlerebbe per ore Berdini, ma il lavoro chiama. Ci sono 1000miila euro vinti con un bando GSE per gli infissi del municipio da mettere a terra e altri 170mila per la pompa di calore della scuola elementare. Non ci si ferma a Pedaso, giusto un’ora per l’imperdibile sughetto che accompagna le cozze alla sagra (12-15 agosto).