PORTO SAN GIORGIO – “Teniamo viva la memoria, lo dico ai nostri giovani, che non devono dimenticare chi ha dato la sua vita per noi”. Il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini, ha preso parte alla commemorazione per il 48esimo anniversario della scomparsa dell'appuntato dei carabinieri Alfredo Beni.
Medaglia d'oro al valore militare, morto in un conflitto a fuoco, Beni è stato omaggiato nella piazza a lui intitolata, dalle più alte carice militari e civili del Fermano, con in testa il comandante dei carabinieri delle Marche, Nicola Conforti. Che ha ricordato come “quella di Beni non sia un’urna vuota, ma ricca e piena di ricordi e amore”.
Quella notte del 18 maggio 1977, prima a Porto San Giorgio e, poco dopo, a Civitanova Marche, sei criminali, alcuni dei quali pluriomicidi ed evasi, alcuni appartenenti al cosiddetto «clan dei Cursoti», intercettati da militari delle compagnie carabinieri di Fermo e di Civitanova Marche, hanno iniziato a sparare per evitare il controllo. Nel corso dei successivi e violentissimi conflitti a fuoco che ne derivarono, due carabinieri, l'appuntato Alfredo Beni e il maresciallo Sergio Piermanni persero la vita mentre altri militari, tra cui l'allora capitano Aiosa furono gravemente feriti. Dei 6 malviventi, 4 restarono uccisi e due vennero arrestati.
Aiosa come sempre non è voluto mancare. E con lui il viceprefetto Valerio Giuseppe Di Rollo, il comandante provinciale carabinieri di Fermo, Gino Domenico Troiani e il generale Tito Baldo Honorati, dell'associazione carabinieri in congedo.