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Ultimo maledetto tiro: Poderosa ko sulla sirena

8 Dicembre 2019

PORTO SAN GIORGIO – E siamo sempre lì: un minuto dalla fine e due punti da recuperare (86-88). Questa è la Poderosa al PalaSavelli. Chiunque sia l’avversario, che giochi per vincere il campionato o per sudarsi la salvezza. Destino beffardo, perché ancora una volta la palla finisce nelle mani di Thompson che viene fermato con il fallo. Va in lunetta e fa 0/2, come contro Roseto. E a nulla vale il rimbalzo di Serpilli, visto che poi Thomas, al termine di una partita monumentale, centra il ferro.

Questa è la Poderosa di coach Franco Ciani, una squadra decisamente non fortunata. Dopo aver regalato venti minuti, subendo 50 punti (30 in un quarto), i gialloblù hanno cambiato marcia e hanno cominciato a difendere. È cresciuto tutto il gruppo, inclusi i panchinari, con un Serpilli capace di prendere un paio di rimbalzi importanti in attacco. Ma soprattutto è cresciuto Thomas che trova energia dentro se stesso e inventandosi nemici che non esistono, come Hasbrouck. Ma in questo modo lui arriva a 31 punti e soprattutto trova quella concentrazione che lo convince a servire con continuità Thompson, alla sua miglior prova stagionale. Così si recuperano 15 punti, così si arriva a quel meno due che poi diventa un definitivo meno tre (86-89).

Thompson raccoglie uno degli orsetti lanciato dai tifosi da destinare ai bambini in ospedale

Manca sempre qualcosa alla Xl Extralight. Nei primi due quarti la calma, i ritmi sono stati troppo alti per tutti, soprattutto per Bonacini che ha litigato con il pallone perdendone qualcuno di troppo. Poi succede che più corri e più l’ossigeno cala, portando tutti a parlare troppo. Nascono contatti, spinte, simulazioni e colpi proibiti fioccano tecnici e antisportivi fino all’espulsione di Cucci, in panchina per 5 falli con un quarto ancora da giocare.

Succede di tutto, incluse tre triple a tabella che fanno esaltare i tifosi. Il PalaSavelli è caldo, si esalta quando può insultare gli arbitri. Se solo il calore lo raggiungesse prima degli ultimi cinque minuti forse questa Poderosa almeno quattro punti in più le avrebbe. Alla fine resta la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno, ma anche di non saper vincere.

Guardando il lato positivo, Thompson ha cominciato a spingere, a usare i gomiti, a saltare. Dargli la palla, d’ora in poi’ non è più un problema. A meno che non manchino 20 secondi e si stia a meno due. Quei maledetti secondi in cui la Poderosa, nonostante i time out, non riesce mai a concretizzare lo schema dell'ultimo tiro per provare a vincere.

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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