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Tubaldi, tutta la verità sulla Fermana: "Finproject non è più main sponsor. Budget tagliato del 30%, ma ci salveremo"

9 Giugno 2023

di Raffaele Vitali

FERMO - Fidejussione presentata e accettata per 350mila euro, manca solo la consegna. “Quindi l’iscrizione è garantita, era lo scoglio più grande”. La Fermana ha ottenuto una fidejussione assicurativa, si parla di un debito tra la società e chi la garantisce. “Abbiamo provato con la Carifermo, ma le condizioni erano peggiorative rispetto all’assicurazione, che non ha chiesto nessun deposito ma solo la firma a garanzia dei soci, che avevano l’accordo con Vecchiola che quest’anno l’avrebbero garantita loro”.

È il primo step peer rasserenare l’ambiente? “Non del tutto. Ma questo dimostra che c’è una società che funziona e va elogiata per quanto fanno un anno fa, quando si parlava di Promozione, Eccellenza e serie D. Poi il sacrificio di Vecchiola, Scheggia e Simoni ha permesso l’iscrizione”.

ADDIO XL EXTRALIGHT

È iniziata così a metà 2022 la costruzione della squadra, partita con dei 2004 in campo. “Mai dubitato che ci saremmo salvati e anche senza soffrire ci siamo riusciti. E soprattutto hanno sempre giocato 3-4 fuoriquota”. La Fermana è e resta in vendita: “I soci sono persone perbene e non vendono a chi arriva per fare cose diverse dal calcio. Per questo è un’operazione complessa. Lo stato dei fatti è che il main sponsor ha dato 500mila euro fino all’anno scorso, quest’anno non può garantire la stessa somma. Anzi sono chiaro, la Finproject non è più il main sponsor, ma Vecchiola, come imprenditore, ha garantito che si impegnerà per portare risorse. Non è più nella società da anni, ma sono certo che il suo supporto resterà. E quindi faremo la squadra con le forze che avremo”.

Servono forze nuove quindi: “A livello di soci e di sponsorship, che nel 2023 sono valsi 450mila euro. La speranza è che si trovi di più, ma sono preoccupato. La squadra la facciamo con le forze a disposizione”. Anche se la speranza è che ci ripensi: “Ma non essendo più proprietario, ma dirigente Eni non è così semplice. Se fosse dipeso da lui non credo che sarebbe mai stato un problema”.

I DEBITI

Chi vuole entrare deve conoscere i conti e Tubaldi non si nega: “Abbiamo un debito importante con l’erario e da pochi giorni è uscito un ‘debito’ da 500mila euro per un finanziamento preso sotto il Covid che i soci pensavano fosse autofinanziato dalla Federazione e che invece non era. Per cui – aggiunge il direttore generale - dovremo pagare 11mila euro al mese. Un controllo Inps ha fatto emergere delle irregolarità con sanzione, ma se ne riparlerà tra qualche anno”. C’è anche un debito a livello giovanile, per Tubaldi è di 4mila euro quello principale ed è con il Pedaso Calcio.

La Fermana dei miracoli è costata 622 mila euro di monte ingaggi, senza staff tecnico. In totale è stato speso poco meno di due milioni (costi fissi di gestione 6000mila euro). Quest’anno dobbiamo sottrarre 500mila euro, i 120mila di mutuo, il che significa che avremo un terzo di budget in meno.

IL FUTURO

“Abbiamo giocatori, allenatore e Ds sotto contratto. Potrei capire il loro passo indietro. Loro hanno sposato un progetto un anno fa, insieme abbiamo fatto passi importanti, rimettersi in discussione di nuovo in queste condizioni potrebbe lasciare solo ricordi amari nell’ambiente. Salvo nuovi miracoli” prosegue Tubaldi.

Chi sceglie o resterà a Fermo, deve già sapere che si troverà una squadra con 5 over e tanti giovani, quindi deve sposare davvero il progetto. E così i soci: “Per esempio, Scheggia è stanco, ma i soci sono uniti, come conferma la fidejussione. Discutiamo, ma poi sappiamo come risolverli”.

Sia chiaro, né Protti né Andreatini hanno detto che andranno via. “Ma sono due cinquantenni che fanno queto per lavoro e mi metto nei loro panni. Comunque li incontro a inizio settimana. A oggi l’unica cosa che sanno è che il budget sarà tagliato di un terzo. E già eravamo il terzo budget più basso della serie C”. Se dovesse saltare Protti, “che ho imposto”, l’alternativa ci sarà: “Ho già parlato con trenta allenatori e cento giocatori. Perché non si può restare scoperti. Un giovane? Non è ancora il tempo. Ricordo che Protti non aveva mai allenato in C, ma non ci ha mai spaventato”.

Un passaggio Tubaldi lo dedica infine ai tifosi “Prima partita con 50 persone, e così a Sassari. I migliori in capo sempre sono stati i nostri appassionati. Pur se hanno avuto da ridire. E sono loro, una media di 1200 persone allo stadio, che danno la forza ai soci di andare avanti. E insieme ci saleremo anche con questo budget ridotto”.

E i giocatori? “Ripartire dal capitano sarebbe importante. Ho parlato con Giandonato. Al momento è sereno, aspetta le mosse future. Magari arrivano dei buoni giovani. Eleuteri, Graziano e Fischnaller E Scorza sono sotto contratto tra gli over, Pinzi, Spedalieri Pampano, Vessella come under. E ne abbiamo diversi in giro per l’Italia”.

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