MONTEGRANARO / MILANO – Giusto il tempo di dimenticare i campionari primavera estate messi in mostra durante il Micam dai calzaturieri, che il mondo della moda si proietta nell’inverno 2026/2027 grazie a Lineapelle.
Una trentina di aziende fermane, guidate dalla presidente della sezione accessori di Confindustria Elisabetta Pieragostini, sono pronte a mettere in mostra suole, accessori e pellami. A queste si aggiungono anche le imprese leader nei macchinari, visto che questa è l’edizione che vede il mondo delle concerie abbinato al Simac Tanning.
“Esplorazione creativa, condivisione progettuale, networking commerciale. Modelli di ingegneria artigianale. Nuovi orizzonti di intelligenza artificiale” questi i temi che saranno affrontati da domani al 25 settembre durante l’edizione 106 di Lineapelle che si conferma un laboratorio di futuro.
Sono 1.150 gli espositori tra concerie, accessori e componenti, tessuti e materiali sintetici, provenienti da 37 nazioni. Aziende che generano un giro d’affari annuo di circa 11 miliardi di dollari. Sono 50mila le imprese che gravitano nel mondo di Lineapelle, un milione i dipendenti, 170miliardi il fatturato.
A livello di conti, se il mondo calzaturiero non ride, il settore degli accessori non è che possa brindare. “L’industria conciaria soffre sia in Europa che nel resto del mondo, con pochissime eccezioni a livello di singoli Paesi produttori, e con risultati stimati di vendita, in media, leggermente meno negativi per le pelli ovicaprine (-2%) rispetto alle bovine (-5%). Tra gli altri prodotti in esposizione, il trend congiunturale si conferma al ribasso anche per accessori e componenti (commercio UE -5%), mentre appare più stabile il comparto tessuti e sintetici” spiegano gli organizzatori.
Moda in difficoltà anche a livello di lusso, automotive che non accelera, immatricolazioni semestrali in calo in Europa, Cina e India, in crescita in USA e UK, il sistema è di fronte auna crisi strutturale. Da qui il bisogno di confronto e incontri di qualità che Lineapelle è certa di poter garantire.
E se il sistema si ferma, difficile immaginare che possa sorridere chi produce macchine e tecnologie per l’industria calzaturiera e conciaria, ovvero chi espone al Simac Tanning Tech. Sono 312 gli espositori, di cui il 25% provenienti dall’estero. Tra i buyer, ce ne sono 97 in delegazione ufficiale organizzata dal Ministero Affari Esteri e Ice.
“In un anno particolarmente difficile, con una flessione del -12,8% nelle esportazioni dei primi cinque mesi del 2025, il nostro comparto mostra una solida capacità di resilienza - ha commentato Mauro Bergozza, presidente di Assomac - Simac Tanning Tech è il luogo in cui l'eccellenza italiana viene presentata, promuovendo il trasferimento tecnologico e la collaborazione a livello globale. È qui che mostriamo al mondo come la nostra innovazione possa contribuire a costruire un sistema produttivo più competitivo e resiliente”.