FANO - Mesi di incontri, raccolta stoffe dei sette colori della pace, sessioni di cucitura a mano e a macchina, centinaia di persone coinvolte, tra spettatrici e spettatori, operanti e attiviste del pesarese. E ora, il risultato: l'enorme opera ‘Tessitura della pace’.
Trecento metri quadri di un’opera che ha la sua forza proprio nell’operato, nel fare collettivo, “nel percorso di elaborazione e consapevolezza sviluppatisi in questi lunghi e laboriosi mesi durante i quali alle persone coinvolte è stato chiesto di riflettere sul proprio modo di agire la pace".
Un lungo drappo che muove dall'urgenza “di prendere posizione rispetto ai conflitti che affliggono i nostri tempi, conflitti che ci straziano e ci feriscono verso i quali la coscienza collettiva ha bisogno di trovare occhi per vedere, nuovi orizzonti possibili e mani da porgere e lo abbiamo voluto fare partendo dal gesto sapiente, quotidiano e silente agito dalle mani delle donne capaci di creare" spiegano gli organizzatori.
Oggi pomeriggio alle 17 inizierà al Pincio la stesura della Tessitura, poi alle 18 la performance condotta da Silvia Delloca e raccontata da Mirella Montalbano, a chiudere l’evento alle ore 19. Chi vuole collaborare, può presentarsi vestito di bianco, mandando prima un messaggio al 3715638307. Sarà inoltre possibile camminare e fare le foto sopra la tessitura ma solo senza scarpe, quindi a piedi nudi o con dei calzini.