FERMO - Sedici squadre per l’11esima edizione del Torneo di Calcio a 5 dei Comuni della provincia di Fermo. Una macchina complessa che ha il patrocinio anche del consiglio regionale e della Provincia, con il presidente Michele Ortenzi che sottolinea “l’evento che abbina sport e solidarietà, un momento di calcio che diventa coesione e partecipazione”.
Mai facile organizzare un torneo come questo, che si tocca con mano prendendo in mano il libricino che sembra l’album della Panini con tutti i volti dei protagonisti. “Il calcio viene accompagnato poi dalla festa della birra, con una nuova struttura funzionale che permette di vivere al meglio il centro. Ci abbiamo creduto e investito, un’area polivalente per la scuola e il quartiere, anche il conservatorio l’ha utilizzata” introduce il sindaco Paolo Calcinaro.
Soddisfatto l’assessore Alberto Maria Scarfini: “Un torneo che ha una valenza sociale e competitiva. C’è un team che lavora per questo evento che aggrega il territorio. Scendono in campo giocatori importanti con la maglia del proprio comune. Da Pedaso all’area montana si ritrova nel centro sociale di Caldarette d’Ete per divertirsi, ironizzare e mangiare insieme dopo la partita”.
Sedici communi su quaranta, dal 30 giugno al primo di agosto, giorno della finale, due partite a sera. “La squadra vincitrice riceve una somma che poi il comune vincitore reinvestirà nel sociale, ad aiuto di famiglie in difficoltà. Questa è la nostra mission” ribadiscono Renato Leoni e Giacomo Centanni, componenti del direttivo guidato dalla presidente Rosella Gallucci. Partner è anche l’Avis che con il suo stand sensibilizzerà sulla donazione.
Iaria Santandrea ci crede nella presenza come prevenzione: “Quale appuntamento migliore di un torneo sportivo che raccoglie i comuni per una partnership con l’Avis? in un mondo in cui si va verso la digitalizzazione ha ancora successo il quadernino con le foto e la semplicità di una partita di calcetto. C’è il clima ideale per promuovere l’Avis e far passare il messaggio di solidarietà. Il tutto grazie al lavoro dei volontari”.
Novità non mancano. Dai quattro gironi da quattro squadre, con la qualificazione delle prime due, da quest’anno cambiano le dinamiche. Abbiamo studiato gli ultimi dieci anni e abbiamo inserito dei nuovi parametri. Abbiamo dato due punti per ogni anno di partecipazione e abbiamo creato nuove fasce che sono alla base dei gironi. La classifica non sarà quindi solo legata al girone a 4, ma entrerà in una classifica generale: le prime quattro andranno ai quarti di finale, dalla quinta alla 12esima ci sarà un turno playoff che darà una possibilità in più ai piccoli comuni” chiarisce Giacomo Centanni.
La nuova formula è piaciuta ai comuni, aumenta la possibilità di arrivare in semifinale e ricevere il premio in denaro poi da investire in comune. Siamo supportati anche dalla Fondazione Carifermo, così abbiamo potuto ampliare la rosa dei vincitori. Al primo vanno 1500 euro, il secondo 500 euro, gli ultimi due 250 euro. Sembra poco, ma anche che aiuti cinque famiglie per fare la spesa, noi abbiamo già raggiunto l’obiettivo. Se riusciamo a fare tutto questo è per le 150 aziende che credono in noi”.
Ogni comune può schierare residenti o chi è nato e magari sta vivendo fuori peer lavoro. “Come centro sociale - la chiosa - oltre al torneo abbiniamo la Festa della Birra che arriva fino alla sagra della grigliata di metà agosto. Per quaranta giorni il mondo del centro sociale è attivo. La nuova struttura polivalente è molto usata dall’Isc Da Vinci, abbiamo tenuto anche una gara di cucina, trasmettendo in diretta nel salone pieno di genitori e nonni quello che accadeva in cucina. Siamo questo, un luogo di comunità e il torneo ne è la conferma”.