*Il sottotitolo di questo quotidiano online è ‘notizie glocal’. Mai come in questo periodo è necessario riflettere su questo termine.
Glocal significa comprendere la connessione che c’è tra questioni grandi e piccole, tra tematiche internazionali e bisogni reali, tra i legami che i due livelli di vita hanno e che a volte neppure immaginiamo.
Due esempi, che possono servire anche alla politica per riflettere, in vista delle elezioni, qualunque sia il livello istituzionale chiamato al rinnovo. Partendo dal futuro consiglio della regione Marche.
Il primo è l’ambiente. Spesso lo colleghiamo alle energie green, alle coltivazioni biologiche, al riciclo della plastica. Ma ambiente è innanzitutto tutela del territorio, che poi amplifica il suo significato diventando sicurezza e sviluppo.
Da tempo, ormai, quindi non è questione di Meloni, Acquaroli, Renzi o Ceriscioli, il Paese dimostra fragile e incapace di rispondere alla forza della natura. Piove, s’allagano città, piove, esondano fiumi, piove, franano colline. Da Milano a Ischia passando per le Marche.
La risposta? Grande capacità di reazione nell’emergenza, lenta pianificazione di soluzioni stabili. È il dramma della mediaticità: meglio l’asfalto di un argine rinsaldato, meglio una nuova palestra di una vasca di laminazione. Ecco, anche di questo la buona politica dovrebbe parlare ai cittadini e poi agire.
Il secondo è geopolitico ed è legato a quanto sta accadendo a Gaza. Non è qualcosa che può lasciare indifferenti, non si può girare la testa dall’altra parte. Le migliaia di persone che sono scese in piazza, in strada, che hanno gridato ‘basta genocidio’ sono quella parte di Paese che rispetta l’altro, che lotta per i diritti, che non ha colore, ma solo valori.
Un popolo che non merita di essere identificato con qualche delinquente. Un popolo che chiede solo una cosa: chi ha ruoli politici prenda posizione, non contro gli ebrei, ma contro il governo Netanyahu e le sue mire conquistatrici. A cominciare da chi guida comuni, province e regioni fino all'attesa posizione ufficiale del governo Meloni.
Anche di questo bisogna parlare, anche di questo bisogna leggere. Perché anche se dal Fermano si può fare poco, è sempre meglio sapere che subire. Ma per sapere non ci si può fermare ai social, che ti raccontano solo quello che già sai o ti soddisfa, che sia un pensiero di destra o sinistra.
*direttore www.laprovinciadifermo.com