
FERMO – La passione per il teatro a Fermo è ormai un dato di fatto. Ma ogni anno, a inizio stagione, l’assessora Micol Lanzidei non può che stupirsi per la risposta a livello di abbonamenti. Che premia le scelte e che al contempo conferma il desiderio di esserci dei cittadini. Che sono di ogni età e arrivano anche da fuori comune.
A poche ore dall’apertura del sipario, sono 1200 gli abbonamenti, un record che premia la sua ‘ultima’ almeno per ora stagione da assessora alla Cultura. “Abbiamo avuto una gestione attenta e condivisa che ha reso il teatro dell’Aquila uno spazio vivo, con una sua identità. È un vero motore sociale” sottolinea commentando quelli che non sono più freddi numeri.
L’aumento rispetto all’anno scorso c’è, erano 1132. Soprattutto sono cresciuti gli spettatori da fuori comune, che sono passati da 28 a 310, alcuni staccati ad Ancona, Terni, Jesi e Alba Adriatica.
“A teatro entra ogni differenza e trova il suo posto di dialogo. Pp un posto che educa e in cui ci si può arricchire. Un luogo non elitario, un luogo vicino. Lo considero uno spazio di comunità e di confronto” prosegue Lanzidei che ringrazia, per il successo, tutto il suo staff, dall’ufficio cultura alla biglietteria, che sa accogliere e rispondere alle esigenze.
Un buon numero di abbonati anche per la lirica, sono 247, contro i 211 dell’anno scorso. C’è poi chi compra il singolo spettacolo, oltre duemila i biglietti staccati in dieci giorni. Caccia al posto per Linus, che riempirà L’Aquila il primo novembre, e anche per Argentero, l’8: entrambi sono fuori abbonamento. “Tra gli abbonati – aggiunge – sta andando molto bene la biglietteria del musical La febbre del Sabato sera”.
La novità è per l’anno nuovo: il 20 febbraio a teatro arriva il San Francesco di Aldo Cazzullo, in coppia con Angelo Branduardi.
