MONTE URANO – Tredici punti, tredici volte la parola ‘falso’ che viene sottolineata a caratteri cubitali. Così Andrea Santori, presidente della Svem, replica con una lunga nota alle accuse che sono diventate la base dell’esposto in procura presentato dall’ex onorevole, oggi candidata al consigliere regionale, Alessia Morani. Che in maniera chiara parla di confitto di interesse.
In attesa che la Procura faccia il suo corso, Morani non demorde e dopo la conferenza stampa di pochi giorni fa alza il tiro: “Invito il presidente Santori a un confronto pubblico su ciò che definisce 'fango e bugie’. Con gli atti in mio possesso, che ho depositato con l'esposto in procura, sarò in grado di dimostrare ogni singola affermazione fatta su consulenze, utilizzo di automobili e tutto il resto. Se vuole – prosegue la candidata Dem – può portare anche il presidente uscente Acquaroli, così magari ci dice in diretta che cosa pensa circa il modo in cui vengono spesi dal suo uomo di fiducia montagne di soldi pubblici. Scelga giorno e ora, per la sede direi la Svem, così vedremo i lavori di manutenzione”.
Si vedrà cosa deciderà di fare Santori, che intanto racconta la sua verità. “E’ bene chiarire che la Svem svolge un’attività di assistenza tecnica alla Regione Marche tramite procedure pubbliche rendicontate e nel rispetto di tutte le normative vigenti, non trasferisce fondi, anche se è vero che se la Svem non svolgesse bene il suo lavoro le risorse alle imprese non arriverebbero o arriverebbero tardi” spiega Santori.
Di una cosa è convinto il presindete della società, “i risultati conseguiti dalla Svem stanno aiutando l’economia e le imprese della regione”. Per questo smentisce “con fermezza le accuse che sono indirizzate solo a gettare fango e a fare polemica politica, polemica che non vorremmo fare. Premettendo di non voler entrare nel vivo della campagna elettorale, il presidente della società, in house della Regione Marche, Andrea Santori, replica punto su punto.
Tra le accuse, in particolare, Santori respinge al mittente quelle legate a presunti trasferimenti dalla Regione a Svem di 5 milioni di euro: “Su fatture emesse nel 2024 ha ricevuto 1.858.910 euro su 3.033.681 euro di lavoro svolto e contabilizzato”. Rivendica poi i numeri del lavoro fatto: “Svem ha evaso nel 2024 1.007 pratiche, +710%» rispetto alla precedente legislatura, e consentito alle aziende di ricevere 241,4 milioni di euro di contributi grazie al lavoro di un team ben composto”.
Respinge al mittente le accuse di aver speso1,4 milioni in consulenze legali: “Cifre assurde, non è comprensibile nemmeno a che cosa si riferiscano con questa cifra. Peer spese legali abbiamo usato 199195 euro, per lo più per dirimere contenziosi ereditati”.
Sottolinea, tra i tanti ‘falso’ che utilizza per smentire le accuse di Morani, che si basa sulle carte raccolte dalla giornalista Amurri, “che per lavorare al meglio e permettere alla regione di scalare posizioni nell’utilizzo e rendicontazione dei fondi europei, abbiamo fatto lavorare regolarmente 68 giovani commercialisti marchigiani”.
Ognuno che lavora con la Svem “è parte degli ottimi risultati raggiunti: Marche al primo posto nazionale per pagamenti del Fondo sociale europeo e al terzo per attuazione dei programmi regionali 2021-2027 Fesr”. Prosegue la nota di Santori, tra un ‘falso’ e l’altro, smentendo il costo delle buste paga, che la Morani aveva detto essere di 260 euro mentre per Santori sono ’20 euro’.
Nega affidamenti a società portoghesi “e vorrei chiarire che nessuna decisione è presa dal presidente, bensì sono scelte del Cda, che prima del nostro insediamento non esisteva” conclude il presidente Svem.