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Sutor, due miracoli in attesa delle risorse: "Conti in ordine e settore giovanile con la Poderosa"

19 Giugno 2020

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO – Molly Pizzuti, Mauro Gismondi, Cesare Ciarpella e Giuseppe Lanciotti: ecco i quattro della Sutor che hanno condotto l’assemblea pubblica voluta dalla società. Che di certo si sarebbe attesa una risposta di pubblico maggiore. La crisi economica che sta investendo Montegranaro sta frenando anche la passione. Ma un segnale positivo c’è. Sutor e Poderosa hanno trovato l’accordo sul settore giovanile, superando così ferite incancrenite. E questo simbolicamente vale molto: i baby cestisti giocheranno di nuovo con il logo Sutor sulla maglia.

LA POLITICA

Parte dalla prima fila il sindaco Ediana Mancini e poi si alza: “Abbiamo tenuto un basso profilo, ma abbiamo seguito la situazione. Ci siamo confrontati con Sutor e Poderosa. Noi sappiamo bene cosa significhi il basket a Montegranaro”. La prima volta della parola ‘salvare’ arriva dalla Mancini: “Questo direttivo vuole garantire un futuro, un buon futuro alla Sutor. E so quanto sia difficile spendersi anche nei rapporti con l’altra società. E farlo senza pensare a quello che eravamo, perché si può sognare in grande, ma senza fare il passo più lungo della gamba”.

La prima certezza è che l’aiuto del Comune ci sarà “ma le nostre risorse sono limitate, mentre voi avete bisogno di tanti soldi. quello che vogliamo è anche portare a casa il palazzetto, anche se la Regione ha altre priorità” prosegue la sindaca. Al suo fianco Endrio Ubaldi, che ribadisce il suo impegno, fin da gennaio: “Tre anni fa eravamo qui ed eravamo in tanti per appoggiare questo gruppo. Questa città ha tre capi saldi: calzatura, san Serafino e il basket. Oggi la Sutor è tornata a essere la prima realtà non solo come storia, ma anche come categoria. Ma le difficoltà sono enormi: in poco più di un mese abbiamo gestito 600 domande di aiuti, ma lo sport deve restare un caposaldo (200mila euro investiti dal Comune ogni anno per le varie realtà, ndr). E per questo crediamo nel nuovo palasport, anche se la Bombonera può garantire 858 posti in sicurezza”.

Per Ubaldi questo è il momento in cui “le squadre di serie B devono fare mutualità. Insomma, la Federazione deve ridurre i costi a fronte di incertezze, a cominciare dalle porte chiuse. Riaprono teatri e piazze, perché non i palazzetti. Per cui difendiamo quello che la Sutor si è conquistata sul campo, senza la Poderosa pur con difficoltà gli sponsor si troveranno. Ripartiamo dai Ciarpella, dal capitano Di Angilla, da Lupetti e poi recuperiamo qualche ragazzo di Montegranaro. Ma il tutto battendosi in Lega per spese ridotte a fronte delle tante incertezze”.

LA SOCIETA’

Molly Pizzuti ripercorre i tre anni vissuti dalla sua dirigenza: “Il primo obiettivo era riaccendere la passione per la Sutor, coinvolgendo la comunità con il comitato ComingBackSutor. Non facile all’inizio, le aziende aveva titubanza, a causa del passato. Poi hanno capito e gli sponsor non sono mancati, a cominciare dalla famiglia Mazza con Premiata”. Pian piano sono tornati i tifosi, in casa e in trasferta. Tornando ai conti, la presidente chiarisce il quadro finanziario: “Grazie agli sponsor che non ci hanno abbandonato, nonostante il campionato chiuso a marzo, abbiamo pagato tutte le scadenze federali. Piccola nota dolente, seguendo le linee della Lnp, abbiamo chiuso tutti i contratti con un taglio degli stipendi”.

Con i conti in ordine, la società si appella alla città per non spegnere i riflettori: “Faremo di tutto per iscriverci in serie B. Noi vogliamo restare a Montegranaro, per cui sia chiaro che faremo il campionato alla Bombonera. È difficile ragionare senza sapere quando partiranno i campionati, quando riavremo le porte aperte e chi sarà con noi in questa avventura”. Mauro Gismondi aggiunge: “Sappiamo quello che possiamo spendere, non sappiamo quello che abbiamo”.

Inevitabile che a parlare sia Cesare Ciarpella, come membro del direttivo ma soprattutto come padre di due colonne, Marco e Francesco: “Siamo arrivati in B forse in modo troppo veloce, non avevamo una società organizzata per un campionato nazionale. Ricordo quando siamo ripartiti dicendo che l’importante era riportare il basket a Montegranaro, nel suo palazzetto. E poi c’era l’aspetto sociale, con l’intesa con le associazioni del dono”.

Inutile fare la serie A se la gente non ha da mangiare, ribadiscono tutti: “Abbiamo incontrati i Bigioni, ma non era nel nostro progetto andare via da Montegranaro. Noi vogliamo la serie B, ma serve l’aiuto, servono nuovi ingressi nella società”.

IL NODO GIOVANILI

Un ruolo chiave per poter affrontare la serie B lo ha avuto il Basket Fermo di Marco Marilungo che ha messo a disposizione tre società. ma oggi serve di più. e la strategia la spiega Giuseppe Lanciotti, che ha seguito passo passo il dialogo ritrovato con la Poderosa: “Noi avremmo voluto da tempo avere un settore giovanile, oggi ci riusciamo vista la disponibilità dei fratelli Bigioni, che sono persone in gamba. Non è stato facile, c’erano barriere psicologiche e forse anche equivoci. Li abbiamo superati e abbiamo trovato una intesa: loro manterranno la parte principale, noi una piccola fetta. È stato un momento importante per il paese, oltre che per le due società: mandiamo un segnale di unità in questa fase di difficoltà. Avremo una scuola basket che porterà anche il nome Sutor sulle magliette e unirà Monte Urano, Fermo e Poderosa sotto un cappello gialloblù. Noi saremo il filtro tra tutti e la serenità sarà l’arma in più”.

RISORSE

La notizia più attesa arriva al termine di una assemblea silenziosa. “Gli sponsor restano al fianco della Sutor” conferma la presidente Pizzuti che non ha timore ad andare a chiedere. “E lo abbiamo fatto anche con la famiglia Mazza”. Il budget è una incognita, la presidente non lo svela “ma è chiaro che taglieremo il possibile cercando di trovare dei giovani con i 98-2000 che hanno parametri ridotti. Ma resta il problema Nas che in B incidono tantissimo. Nelle prossime settimane comunque inquadreremo i costi” conclude la Pizzuti prima di uscire dalla sala consiliare.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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