GROTTAZZOLINA – “Creare consapevolezza e responsabilità è l’essenza di un buon coaching” sosteneva Sir John Whitmore, padre del coaching.
Quando si cresce di livello è importante avere basi solide. Nel mondo dello sport, il primo tassello, dopo quello societario, è legato allo staff tecnico. A Grottazzolina, in casa Yuasa Battery, ovviamente si è partiti dal coach, Massimiliano Ortenzi, poi si è aggiunto il numero due, il vice. Che non poteva che essere quello che da anni lo accompagna: Mattia Minnoni.
Uno che lo stemma della M&G ce l’ha sul petto dal 1998 e che oggi lo può portare con fierezza tra i big dello sport, in Superlega. “Mi tremano le gambe, mi batte forte il cuore, ma al felicità per aver toccato l’apice è più forte. La Superlega sarà un’esperienza tutta da vivere” sottolinea quello che tutti chiamano ‘Paz’.
Servirà il massimo impegno e per questo lo staff cresce anche in panchina. Se Ortenzi e Minnoni sono certezze, e così Nicolini, Pison e Piozzi, una nuova figura è quella di Massimo Gaspari, che si muoverà da team manager, sarà il link ideale tra giocatori e società.
“Non possiamo dare nulla per scontato, più occhi ci sono e meno cose vengono lasciate al caso. Anche io lascio il volley giocatore mi dedico a tempo pieno alla squadra. I particolari contano in Superlega” prosegue il vice allenatore.
In ogni sport il vice fa la differenza. È quello che spesso capisce prima dello stesso allenatore il cambio necessario, perché l’head coach deve seguire anche il lavoro umano di chi scende in campo, deve usare la voce al momento giusto. Il vice osserva, studia, analizza, consiglia. E soprattutto sa farlo al momento giusto, altrimenti si rompe l’equilibrio e in panchina la gerarchia è importante.
“Non sarà facile, soprattutto all’inizio, ma abbiamo costruito la squadra giusta. E anche se tutto sembra normale, non lo è. Grottazzolina è nella massima serie” conclude Minnoni che finalmente potrà cancellare quel 1999-2000, l’anno della quasi A1 che nessuno in Valtenna riusciva a mettersi alle spalle.
r.vit.
