FERMO – Nuovo gestore dello chalet Tabù è Juli, “ha coraggio e idee, siamo al suo fianco” sottolinea l’assessore Mauro Torresi. “Dieci anni fa Tre Archi era una scommessa, oggi è una fantastica realtà. Grazie alle associazioni a On the Road e a Nuova ricerca Res, grazie al centro sociale che con il nuovo direttivo ha iniziato a investire in manifestazioni. E grazie anche a Maurizio Orso che ha avuto la forza di portare il mercatino, che coinvolge anche il mondo etnico del quartiere. Fondamentale poi è l’Ambito che finanzia tanti progetti”.
Tra tutti, l’Arco Festival che domani e mercoledì mette il quartiere al centro dell’estate fermana. La stella è Paris, il mago mentalista, ma si parte con gli Africa Unite. “Tutto inizia alle 2130 e abbiamo come riferimento lo chalet Tabù. Qui si lavora davvero tutti insieme a ogni livello”.
Matteo Olivieri, educatore dell’Agenzia Res, presenta la quarta edizione: “Il quartiere ci crede e soprattutto ormai non parliamo di un appuntamento isolato. Tre Archi è ormai parte della programmazione culturale di Fermo. Ci sono stati cinque eventi durante l’estate, tutti musicali, in collaborazione con lo Skate Park. Tutte serve per portare genere nel quartiere soprattutto d’estate.
Ma c’è anche l’inverno, grazie agli enti del terzo settore che lavorano qui da anni. Come conferma Stefano Ranieri: “La rilevanza è nella scommessa strategica che non può e non deve fermarsi. Il lavoro dà dignità al quartiere che non è più il luogo minaccioso. È questo il senso dell’Arco Festival, andare oltre gli Archi per vivere un luogo che merita di essere vissuto. Anche perché è bellissimo”.
Il tutto sempre coinvolgendo sempre la comunità locale. Senza mai abbassare lo sguardo, come ribadisce Alessandro Ranieri, dirigente e direttore dell’Ambito: “Il progetto è più vasto di quel che sembra, ora rientra nel Fa.Mi per cui abbiamo ottenuto importanti finanziamenti e ci permetterà di proseguire nell’integrazione degli immigrati. Il nostro progetto, insieme con quello dell’Hotel House, è quello che è stato maggiormente premiato. E così nascono azioni di mediazione interculturale, attività educativa e tutta l’area che riguarda la promozione culturale e della povertà educativa”.
Tutto questo per cinque anni, tre sicuri, ma intanto c’è l’Arco Festival, reso possibile anche da Maria Teresa Virgili di Eclissi Eventi che ha permesso di raggiungere i superospiti pensati da Torresi e dall’assessora Micol Lanzidei. “Noi ci crediamo e investiamo in un festival nato per animare con un evento il quartiere, attraendo turisti, per farlo sentire parte dell’estate di Fermo. E lo abbiamo fatto portando qualità, non quel che rimaneva, per spingere le persone a partire e a arrivare a Tre Archi, sfatando il pregiudizio dell’insicurezza. The Originals è un concerto unico, unisce due band storiche, gli Africa Unite e i the Bluebeaters, mentre Paris è una star che riempie teatri in ogni angolo d’Italia”.
Avanti tutta quindi con la rigenerazione di Tre Archi, “l’unico luogo in cui – conclude Ranieri – abbiamo persone attive sette giorni su sette. E sono una quindicina in totale tra educatori e dipendenti che si occupano del percorso sociale e anche sanitario”.