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Storie, il festival dei campanili senza campanilismo. Grandi nomi da giugno a dicembre in 13 Comuni

28 Maggio 2025

COMUNANZA – Tredici  comuni, 26 spettacoli, un mix di gratuità e biglietti, attori di fama nazionale e artisti locali per la nuova edizione del Festival Storie. “Noi facciamo rete, qui non c’è campanile. Noi li promuoviamo i campanili, senza il campanilismo”.

Tante novità, a partire dal Piceno che entra con Comunanza, “il sindaco ci ha chiamati”, e Montefiore dell’Aso, “che ha un sindaco che ha seguito il festival da spettatore per anni”. Ma novità è anche Falerone con il rinnovato teatro Pellegrino, “che è uno dei comuni che rinasce dal sisma come chi ha pensato a questo festival, ovvero il sindaco di Belmonte Piceno Ivano Bascioni” spiega Fabio Paci, che una pria presentazione l’ha vissuta all’itnnerno del festival del Libro di Torino alla presenza anche del prefetto di Fermo.

Quota d’ingesso uguale per tutti e il 40% dei costi coperto dal singolo Comune. Sedici spettacoli a ingresso libero e 15 a pagamento, con biglietto a dieci euro, mentre magari a Milano Buffa lo paghi 42 euro. “E abbonandosi, con 100 euro, si favorisce il movimento tra le persone di comune in comune senza perdere il posto anche in luoghi da pochi posti” ribadisce Paci.

LATINI DIRIGE

Erano davvero in pochi a sognare questo festival, con Bascioni, lo stesso Paci, Manu Latini e Federico Buffa, il cantore di Sky che anche quest’anno torna da super protagonista. “Chi è qui ci crede, dialoga con pazienza, accetta le scelte e investe” ribadisce l’ideatore.

Un Festival che scopre anche luoghi, come una piazzetta a Grottazzolina che diventa la cornice di Saverio Marconi e di un dialogo a due con attori che considera suoi figli e che mai sarebeb stato possibile portare se non per la stima e amicizia con il regista: Chiara Noschese e Giampiero Ingrassia. “Momenti che saranno accompagnati con prodotti locali, in modo da vivere al meglio il borgo”.

Nel dettaglio entra Manu Latini che con Marconi è l’anima artistica: “Questo è un progetto che non deve finire e che da giugno a dicembre anima ogni angolo del sud delle Marche, partendo da Ponzano il 20 giugno con l’Italia Mundial per finire il 22 dicembre a Santa Vittoria in Matenano. In mezzo c’è cultura, divertimento, musica e ballo.

PILLOLE DEL PROGRAMMA

È tutto davvero nato da una chiacchierata a Belmonte Piceno anni fa. In questa edizione due gli appuntamenti per il piccolo comune: Riccardo Foresi con un concerto a ingresso libero nella piazza, poi Vincenzo Varagona con il libro dedicato a Carlo Marcelletti, il cardiochirurgo che ha salvato migliaia di bambini”.

A Comunanza arriva Neri Marcorè con il suo film da regista ‘Zamora’. La presenza del poliedrico attore elpidiense è una delle chicche di Storie. “Appuntamento bis a Comunanza con Gianfranco Butinar, che porterà l’imitazione di 150 personaggi dello sport”.

A Falerone spazio con Gianmarco Tognazzi che racconterà i Beatles e Paul McCartney e un secondo appuntamento con Blaso Roca Ray. A Grottazzolina il ‘salottino del musical’ con Saverio Marconi nella piazza alta.

Si va nel maceratese con Loro Piceno con ‘Carillon’, una serata musicale tra canti pirateschi e ballate surreali. E poi Giacomo Agostini, uno dei più grandi piloti di tutti i tempi che porterà le sue 122 vittorie che gli hanno fatto dominare le due ruote per vent’anni. A Penna San Giovanni, nel teatro ligneo, arriva La Locandiera per la regia di Saverio Marconi nel freddo di dicembre. Appuntamento anche con Laura Marziali con il suo ‘C’è tempo’ che parla di oncologia e diritto all’oblio. A Sant’Angelo in Pontano Latini presenta ‘Radici di due’, pièce premiata a livello nazionale. Per il piccolo comune anche Sergio Muniz con uno spettacolo dedicato al mare.

Ponzano apre il festival con Buffa, consueto abbinamento piano e voce, e un altro appuntamento sportivo con Colantoni, giornalista del volley. A Santa Vittoria in Matenano si vive il pre Natale, un recital lirico con le opere italiane. E un altro con le colonne sonore del cinema

 A Montefalcone Appennino il direttore del dicastero della comunicazione della Santa sede, l’uomo dei quattro papa, e poi il comandante Alfa, il fondatore del Gis.

L’altra novità è Montefiore dell’Aso che vivrà la storia di Scirea con Buffa e poi lo stesso Manu Latini con Gianni Schiuma per uno spettacolo musicale a ingresso libero, “un viaggio tra ricordi ed emozioni di due generazioni diverse”. A Ortezzano appuntamenti in rosa:  la storia di una diva che fa riflettere sul ruolo dell’artista e della donna nella società. E poi Serena D’Amato, salentina doc che si presenterà con la sua grande compagnia.

C’è poi Servigliano coni il suo Teatro ideale perfetto per Medusa, il grande musical made in Marche, e Buffa con Maradona il 14 novembre. “Un festival che dura sette mesi non esiste” ricorda a tutti Saverio Marconi.

I SINDACI

Padrone di casa, per un giorno, è Comunanza: “Storie è il format ideale per la valorizzazione dei borghi, dei territori. Noi lavoriamo ogni giorno affrontando il tema dell’abitare. La sfida è far restare le nuove generazioni. I Sibillini sono belli, ma no basta. Per cui è necessario parlare di lavoro, ma anche veicolare il meglio delle nostre tradizioni e cultura. Noi così possiamo diventare appetibili all’esterno. Se ragioniamo come Storie, potremo farcela. Non basta dire ‘il io paese è bello’, la rete è necessaria come l’offrire qualcosa in più” sintetizza Domenico Sacconi.

Falerone è una novità: “Ci sentiamo una storia dentro Storie. Lo spopolamento del centro storico per noi è una ferita. Sono rimasti solo gli anziani e sono venuti meno molti servizi. Portare gli appuntamenti nel tetro recuperato dopo 50 anni di chiusura, è un segnale che diamo, ripristinando un vuoto nella mappa. Paci e Latini sono stati bravi ad aspettarci e aprirci le porte, come noi facciamo con loro a teatro”.

Il sindaco di Montefiore dell’Aso, Nazzareno Ciarrocchi, ha voluto appuntamenti intimistici: “Noi puntiamo sul ricordo, dalle parole di Buffa (che torna per la seconda volta in pubblico con Scirea dopo il 20220 a Servigliano, ndr) alla musica di  Schiuma, che di certo parlerà anche della Sambenedettese usando le note”.

La sindaca di Ortezzano, Carla Piermarini, chiede artiste al femminile da sempre, l’anno scorso Stefanenko e Vezzali, quest’anno la regina della pizzica, a ingresso libero, e Rebecca Liberati: “Io chiedo, Paci realizza. L’attenzione al femminile è qualcosa che ancora dobbiamo curare, lo faccio anche scegliendo artiste, sportive e donne di spettacolo che sono forti e hanno da raccontare. E mi piace che questo si intrecci con quanto accade in altri paesi. Noi così raccontiamo l’identità, che è popolare e laboriosa, ma orgogliosa. Ci apriamo al confronto con le tradizioni della puglia e all’ascolto con le parole della ‘nostra’ attrice Liberati”.

Sant’Angelo in Pontano con i suoi 100 posti su due ordini è la bomboniera del Festival Storie: “Il teatro è il veicolo per ricreare il tessuto sociale. Nel 2020 è una delle prime cose che abbiamo riaperto e ha fatto comunità, siamo andati oltre l’edificio, l’abbiamo riempito di vita. Il teatro è un veicolo di vita. Non deve stupirci che l’idea sia stata di Bascioni, è il sindaco più alto, viene illuminato prima. Vedremo in futuro, perché non è facile pensare in futuro di poterlo sostenere di fronte a tagli del Governo che stiamo valutando. Manon molleremo, perché questi eventi ci fanno ristrutturale la società oltre che le case”.

Vergari per Santa Vittoria ha chiesto Musica e dopo il tenore di Grottazzolina nella vigilia di Natale del 2024, oggi in scena a Parigi, ha detto sì alla lirica e al quartetto Mercadante, che è il gruppo che segue Fiorella Mannoia. “Abbiamo scommesso e vinto su un’offerta diversa. Ma non è solo Santa Vittoria, è tutto quello che fa Storie che funziona. E veder crescere la presenza dei sindaci lo riprova”.

Il primo cittadino di Montefalcone Appennino, Cesare Milani, l’anno scorso ha conquistato Dominguez con due tartufi e il ritorno di immagine è stato totale, visto che il campione di rugby lo ha citato più volte nelle sue telecronache di Sky.  Quest’anno ha l’ex portavoce di Papa Francesco e il comandante Alfa, il carabiniere più decorato d’Italia. “Puntiamo sul nostro piccolo tetro, 80 posti. le proposte di Paci sono sempre vincenti, credo che questa sia una capacità, capire la scelta migliore per il singolo luogo”.

A Loro Piceno, non benzina per le due ruote di Agostini ma vino cotto. Il campionissimo dialogherà con Nico Forletta e Massimo Calandri. “Forse la cultura non farà arricchire, m questo festival ci arricchisce nell’animo, creando comunità e legami, posso solo dire grazie a chi ci ha scelto” aggiunge il sindaco.

Diego Mandolesi è il giovane sindaco del gruppo e con la sua Ponzano si gioca la carta San Marco alle Paludi, da poco riaperta: “Storie mi ha fatto sedere a cena con Buffa e proprio lui ha voluto fortemente poter parlare davanti al nostro gioiello”.

Non ha san Marco, ma ha angoli speciali anche la Grottazzolina di Alberto Antognozzi che sogna presto di poter recuperare il teatro Novelli e di riaprire la sala John Lennon, danneggiata da un incendio: “Valenza culturale e artistica, un festival che ci permette di andare oltre le proposte canoniche. La piazza Osvaldo Licini è un nostro luogo nel cuore del castello da cui godere di tramonti indimenticabili”.

Se si è qui, è perché Bascioni ha dato il là, maa anche epr come ha reso Storie qualcosa di più: “basta pensare ala cena con il coniglio panato con olive all’ascolana che la signora Maria, che abita vicino alla piazza, ha cucinato per Neri Marcorè. Una cena indimenticabile, con Neri che mette in mostra il suolato umano di fronte alla cucina di qualità della mia concittadina. Un vero valore aggiunto che portiamo nei luoghi”

Last but not least è Marco Rotoni, sindaco  di Servigliano: “Negli anni mi è mancato un teatro, dovevo sempre andare ‘a casa di altri’. ma siccome a Servigliano siamo competitivi, l’abbiamo costruito. Nel 2020 arrivò Buffa con Scirea e puntammo sul parco della pace, ma non potevamo fare nulla d‘inverno. Con Buffa ci eravamo lanciati una fida: recuperare il teatro. Ci abbiamo messo quattro anni, ma con il supporto di regione e commissario Castelli ce l’abbiamo fatta. E ora Buffa torna con Maradona. Per noi il Teatro è Ideale, perché frutto di una convergenza perfetta”. Per ogni dettaglio www.festivalstorie.it

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