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Steat, i conti non convincono. Strappa: "Ortenzi spieghi l'operazione Roma, temiamo per il futuro"

20 Luglio 2025

FERMO - Il triennio di Remigio Ceroni alla guida della Steat, che il presidente ha riassunto con una serie di slide piene di numeri positivi, lascia più di un dubbio ai consiglieri di minoranza in Provincia. A sollevare le osservazioni è Riccardo Strappa.

“Presenta dati e li condisce con la fantasia, insistendo con questa storia, falsa, che la società di tpl presa da lui in mano tre anni fa fosse prossima al fallimento” sottolinea Strappa.

Per il consigliere è una chiara operazione elettorale, “tanto che, cosa gravissima, ha mandato una lettera ai dipendenti in cui esalta il ruolo di Acquaroli e dell’assessore Brandoni”. Tra i tanti grazie, quello che va meno a genio a Strappa è quello a Calcinaro, nella duplice veste di sindaco di Fermo e consigliere provinciale, fino a poco tempo fa era vicepresidente: “Ma per cosa. Forse per essere riusciti ad ottenere un aumento del corrispettivo chilometrico? No, la Steat ultima era ed ultima rimane. Sono riusciti ad ottenere fondi propri della regione Marche per gli investimenti? Neanche, i fondi arrivati per il rinnovo del parco autobus sono soldi dovuti del fondo nazionale trasporti, fondo dove le Marche continuano ed essere ultime nella ripartizione nazionale. Per cui a parte un supporto morale, non vediamo nella filiera di centrodestra un aiuto”.

Entrando nel dettaglio del bilancio di Ceroni, Strappa ricorda che l’unico anno in negativo è il 2022, legato “alla svalutazione di Monte Cacciù voluta da Ceroni per avvalorare la storiella di una società in crisi. Nel bilancio 2024, tra l’altro, oltre a ristori una tantum non più ripetibili, sono stati tolti 400mila euro degli accantonamenti prudenziali, aumentando così l'utile di bilancio”.

Strappa, a nome del gruppo di minoranza, critica anche l’auto enfasi sulla questione nuovi pullman: “Tutti gli investimenti per il rinnovo del parco autobus da tpl e quello per il nuovo impianto del metano, sono stati effettuati con finanziamenti reperiti dal vecchio cda. Rivendicare quindi l'acquisto dei nuovi autobus e accusare gli altri dei debiti è un giochetto che neanche all'asilo”.

Infine, un passaggio sulla nuova linea per Roma: “Ci preoccupano i conti. Se i biglietti reali "staccati" sono quelli detti da Ceroni, circa 25 mila significa che ad oggi c'è un passivo di esercizio che si aggira almeno attorno ai 5/600 mila euro, dei quali la metà per Steat. Questo ci fa essere preoccupati, per cui chiediamo al presidente Ortenzi di aggiornarci sul reale andamento della linea per Roma, le prospettive della società ed i provvedimenti che intende prendere in merito a tutela della società e dei soci”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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