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Stati generali del turismo. "Ci vuole coraggio per creare aree pedonali e riaprire alberghi". 2022, nuova guida Lonely Planet per le Marche

21 Ottobre 2021

di Raffaele Vitali

PESARO – I cantieri Rossini come location per il rilancio del turismo, pesarese ma in realtà marchigiano. Una location unica nel suo genere in tutto l’Adriatico per gli ‘Stati generali 2022’. “Noi non siamo solo un cantiere, siamo un polo di attrazione turistica. Il refitting dei grandi yacht parte da qui. Tra i decision maker del dove ristrutturare una barca, ci sono il comandante e l’equipaggio. E quindi è fondamentale trovarsi in un luogo accogliente. I nostri concorrenti sono Spagna, Turchia, Liguria e Toscana. Quindi dobbiamo convincere questi signori che Pesaro e le Marche non hanno nulla da invidiare” spiega il direttore del cantiere Alfonso Pastorino.

COMUNICAZIONE SOCIAL

Per questo i cantieri Rossini puntano molto sui social media, come Comuni e Regione: “Noi vendiamo il territorio, spiegando che qui possono passare mesi invernali piacevoli come a Livorno, Genova o Viareggio. Però serve che i mesi invernali diventino attrattivi”. Comandanti, equipaggi ma anche armatori usano alberghi, bar e ristoranti: “Principalmente clienti internazionali con elevata capacità dispesa che si faranno promotori del territorio”. Figure che, il sud delle Marche, deve saper a sua volta attrarre, creando pacchetti di incoming mirati.

Strategia pluriennale sulle Marche per i manager, ma anche per i politici. “Questo porto è stato scelto per poter intercettare un mercato che guardava solo al Tirreno. Pesaro è un ‘piccolo’ porto, difficile da gestire unendo pesca e turismo, ma che vogliamo sempre più attrattivo. Questo luogo potrà, durante l’estate essere un riferimento per momenti di vita e non solo di vernici e lavoro” sottolinea il sindaco Matteo Ricci.

PROGRAMMARE IL 2022

Dati positivi per il turismo 2021, ancora però imparagonabili con i due anni precedenti. Questo va ricordato, sempre. “Il virus non è sconfitto. Ma grazie a green pass, campagna di vaccinazione, che speriamo aumenti, grazie alle precauzioni, guardiamo con fiducia al 2022 come anno di rinascita. Dobbiamo quindi programmare, sapendo che se siamo città della musica non si può spegnere tutto a mezzanotte” prosegue.

Programmare significa capire da dove si parte. “Il 2020 ha risvegliato il mercato italiano, dobbiamo consolidarlo. Ma la promozione internazionale è fondamentale. Gli stranieri torneranno, e stanno tornado nelle città della cultura che più hanno sofferto. Peer questo – riprende Daniele Vimini, assessore alla Bellezza – serve sinergia. Noi l’abbiamo consolidata con Ascoli Piceno, creando la porta nord e sud delle Marche. Lo facciamo con Ancona, perché Recanati è di tutti come Rossini”.

PIANI MULTIPROVINCIALI

Collaborare significa saper intercettare fondi senza scannarsi. “Chi diventa ‘Città della cultura 2024’ vince un milione di euro, noi insieme con Ascoli Piceno, ringrazio il sindaco Fioravanti, chiederemo alla Regione di finanziare comunque una parte dei rispettivi progetti, sia che vinciamo, sia che perdiamo. Il presidente Acquaroli ha aperto a questa idea, perché i progetti sono importanti”.

Aggiunge Ricci: “Anche in provincia bisogna agire insieme, il turismo non si vive città per città, albergo per albergo. Per questo Camera di commercio, Regione e comuni devono lavorare insieme, approfittando dell’intuizione della Giunta che ha saputo puntare sul mister Roberto Mancini”.

SPAZI, BICI E NATURA

Pesaro si sente locomotiva, ma con tanti vagoni intercambiabili, ognuno con un volto diverso: Emilia Romagna, Umbria e tutte le province marchigiane. Il turismo si ridisegna, le persone cercano spazio, mobilità dolce. “Siamo passati dal bisogno di natura alla scelta di natura. i luoghi dove si va in bici, dove ci sono servizi elettrici, dove ci sono spazi per tutti”. Pesaro ci crede davvero nelle due ruote: “La bicipolitana ce la siamo goduta, ora va venduta. Noi, rispetto a tante altre città bellissime, abbiamo questo. Ora partono le manutenzioni e i prolungamenti”.

Che è quello che ancora non riescono a fare invece molti comuni costieri fermani e che sognano tra i Sibillini. Ci vuole coraggio “e noi lo abbiamo e per questo avremo sempre più aree pedonali. Le persone vogliono spazio. basta con la mentalità provinciale sconfitta dalla storia per cui se le persone no parcheggiano davanti al negozio, non si vende. Poi è chiaro che bisogna pensare a dove mettere le auto, magari valutando anche parcheggi sotterranei”.

IL TURISTA TIPO

Che il 2022 sarà l’anno del rilancio ne è convinto anche il presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini. Il potenziale è nei numeri che snoccciola, a cominciare dal fatto che le Marche valgono il 5% del mercato turistico italiano contro il 17 del veneto, il 13 della Toscana. “I primi sette mesi del 2021 fotografano l’aumento delle presenze locali, +22,8% contro una media delle altre regioni del 20%; ha consolidato l’incoming dalle altre regioni, +43,4% anche se a livello italiano la crescita è del 49,7 tutto questo significa un +30% sul 2020”.

IL RITORNO DELLA LONELY PLANET

Un aiuto ulteriore arriverà dalla novità anticipata da Vimini: “Abbiamo raggiunto l’accordo con la Lonely Planet e Pesaro ospiterà l’UlisseFest, ovvero il festival del viaggio che connette il mondo. Tra l’altro, il 2022 è anche l’anno della nuova edizione della guida dedicata alle Marche. A riprova che non si promuove un luogo, ma un intero territorio”.

IL NODO RICETTIVITA’

Certo, servono strutture. Pesaro a breve avrà il vecchio palas trasformato in auditorium da 2mila posti, il luogo medio tra teatro e palasport. “ma non solo, bisogna riqualificare e credere nelal ricettività, non si possono immaginare i lungomare come dormitori, bisogna usare al meglio ogni possibilità normativa per rigenerare le strutture alberghiere. Abbiamo iniziato, bisogna proseguire. Noi come altri territori, perché le Marche in questa voce sono carenti, lo dicono i turisti”. La speranza è che questo messaggio arrivi anche a Porto San Giorgio, per non dire Fermo, dove si lavora a colpi di varianti per creare residence- condomini, quando servono alberghi nuovi, con Spa e sale convegni.

Strutture e idee, il turismo cerca di smettere di guardarsi allo specchio: la regione ci promuove in Europa, l’Italia nel mondo, le città devono farsi trovare pronti e “avere elementi di marketing chiari e definiti, senza cambiarli per ogni iniziativa, ma strutturandosi a livello pluriennale”.

BRANDING

Cominciando dall’identità: “Non abbiamo ancora chiaro chi siamo. È un fatto dirimente, dobbiamo identificarci nel mondo come Regione, non possiamo continuare a dire siamo vicini a Rimini. Insieme, grazie al grande lavoro dei presidenti Acquaroli e Sabatini, riusciremo ad affermarci, puntando sui nostri player: enoturismo, bellezza, mare, montagna, cibo” conclude Mirco Carloni.

@raffaelevitali

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