FERMO - Negli ultimi anni, il fenomeno degli atti persecutori, detto anche stalking, ha assunto un’importanza crescente nel panorama della sicurezza pubblica.
Negli ultimi giorni nel Fermano ci sono stati ben tre casi che hanno richiesto l'intervento dei carabinieri.
I militari della stazione di Montegranaro hanno denunciato un italiano di 30 anni, residente fuori provincia, per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.
L’ex convivente aveva denunciato di essere stata vittima, dal 2021 ad oggi, di reiterati comportamenti aggressivi, minacce e percosse, nonostante la fine della convivenza da circa dieci mesi. La donna non aveva mai richiesto cure mediche né l’intervento delle forze dell’ordine, pertanto i carabinieri hanno subito attivato il Codice Rosso informando la Procura.
Indagine simile per i carabinieri della Stazione di Servigliano che hanno denunciato un italiano di 54 anni, residente in provincia, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo, al culmine di una lite per futili motivi, avrebbe colpito al naso la moglie convivente, procurandole lesioni giudicate guaribili in trenta giorni. Anche in questo caso è stato attivato il Codice Rosso e informata la Procura di Fermo.
Infine, i Carabinieri della Stazione di Montottone hanno denunciato un italiano di 23 anni, residente in provincia, sempre per maltrattamenti in famiglia e percosse. Gli accertamenti hanno permesso di appurare che, dal mese di gennaio, il giovane avrebbe aggredito fisicamente la madre convivente in più circostanze, anche alla presenza del proprio figlio minorenne.
Per tutti vale comunque la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio.