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Stalking e violenza domestica: l’impegno dei Carabinieri nella tutela delle vittime

18 Ottobre 2025

FERMO - Nel panorama della sicurezza pubblica, il reato di atti persecutori, comunemente conosciuto come stalking, rappresenta oggi una delle minacce più insidiose e devastanti per la serenità individuale e familiare. Dietro questo termine si celano comportamenti ossessivi, intimidatori e reiterati che colpiscono la sfera più intima delle persone, compromettendone la libertà e la qualità della vita.

Consapevole della gravità del fenomeno, l’Arma dei Carabinieri ha intensificato negli ultimi anni il proprio impegno, adottando strategie operative mirate e potenziando la formazione del personale per garantire interventi tempestivi ed efficaci. Il riferimento normativo resta l’articolo 612-bis del Codice Penale, introdotto dalla legge n. 38 del 2009, che punisce le condotte persecutorie in grado di generare ansia, paura o isolamento nella persona offesa. Una norma che segna un punto di svolta nella tutela delle vittime, offrendo strumenti concreti di protezione e prevedendo pene severe per gli autori di tali comportamenti.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate — da ritenersi presunte innocenti fino a sentenza definitiva — e nel solco del diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si segnala che negli ultimi giorni i Carabinieri hanno concluso diverse operazioni contro il fenomeno dello stalking e dei maltrattamenti in famiglia su tutto il territorio provinciale.

A Santa Vittoria in Matenano, i militari della locale Stazione hanno denunciato un uomo di 40 anni per maltrattamenti in famiglia e minacce. Gli accertamenti hanno evidenziato un quadro di condotte vessatorie e intimidatorie nei confronti della compagna convivente, protrattesi dal 2021 fino a pochi giorni fa, quando la vittima ha trovato il coraggio di denunciare. Nell’immediatezza, è stato attivato il protocollo del “Codice Rosso”, che consente una tutela rapida e coordinata delle persone offese da violenze domestiche o di genere.

Nella stessa località, i Carabinieri hanno inoltre denunciato una donna di 39 anni per maltrattamenti in famiglia. Le indagini hanno accertato che la donna, per futili motivi, avrebbe più volte assunto comportamenti vessatori nei confronti del marito convivente, anche in presenza del figlio minore. Anche in questo caso, il “Codice Rosso” è stato prontamente attivato a protezione del minore e dell’uomo.

A Pedaso, invece, i militari della Stazione locale hanno denunciato un 37enne per violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa. Nonostante i provvedimenti restrittivi emessi da diversi tribunali, l’indagato ha continuato a inviare messaggi minacciosi e molesti tramite social network, generando nella vittima un profondo stato di disagio e limitandone la libertà personale. Alla luce della reiterazione delle condotte, i Carabinieri hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria un aggravamento della misura cautelare, al fine di impedire ulteriori violazioni.

Questi interventi confermano l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nella prevenzione e repressione dei reati contro la persona, con particolare attenzione alla tutela delle vittime vulnerabili. Un lavoro quotidiano che non si limita all’intervento repressivo, ma che mira anche a favorire la fiducia delle vittime nelle istituzioni, incoraggiandole a denunciare e a uscire dal silenzio.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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