PENNA SAN GIOVANNI – Una serata emozionante, non facile, ma è anche questo il teatro civile. Penna San Giovanni ha riaperto, dopo due anni, il suo teatro con il Festival Storie e uno spettacolo, voluto dal sindaco Burocchi all’interno della stagione teatrale, che racconta la malattia e la strada che ogni donna deve affrontare una volta scoperta.
Sul palco Laura Marziali con 'C’è tempo'. “Ci siamo fatti specchio della vita reale, dove la fragilità si intreccia alla forza” sottolinea il direttore del Festival, Manu Latini. Laura Marziali ha confermato, ancora una volta, al sua bravura reggendo da sola un palcoscenico carico di parole e di suoni, spesso riconoscibili in quelli dei macchinari che accompagnano qualunque persona che entra in un ospedale.
“Il mio racconto – spiega l’attivista oncologica – attraversa sofferenza e speranza, dolore e felicità, pause e ripartenze. È memoria di stanze bianche e silenzi sospesi, ma anche di incontri capaci di generare nuova fiducia. Un intreccio di emozioni che ci ricorda come ogni attimo sia unico e irripetibile”.
Marziali, con la sua voce calda, ha fatto viere le storie di chi vive o ha vissuto la malattia oncologica, dei caregiver, del mondo medico. Il tono è diretto, a tratti ironico, sempre autentico anche nel dialogo fuori scena con Armida (interpretata da Candy Castellucci), compagna di stanza realmente esistita.
Partendo dalla propria storia personale, supporta dalla sorella Clara, Laura Marziali ha contribuito in modo decisivo all’approvazione della legge sul diritto all’oblio oncologico, votata all’unanimità dai due rami del Parlamento, restituendo dignità e nuove possibilità a chi ha conosciuto la malattia.
“Non è sempre facile ascoltare queste storie, ma senza di voi non siamo nulla. Ora scendo e ci abbracciamo” è stato il grazie finale dell’attrice, che ha trovato per l’occasione anche il supporto del Lions Club Amandola Sibillini della presidente Pisana Liberati.