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Sistema moda, la cassa integrazione salva i calzaturieri. "Ma sono finite le risorse, Governo e regione agiscano subito"

29 Novembre 2021

MONTEGRANARO – Quando si parla di sistema moda, bisogna sempre partire da un dato: 2.500 imprese, artigiane e industriali, 32mila lavoratori e lavoratrici dipendenti, la metà nel calzaturiero. Settore che tra l’altro vale il 15% di tutta la manifattura regionale.

Tornando alla dicitura ‘settore moda’ si intendono tessile, abbigliamento, calzature: “Settori fondamentali per l’economia della nostra regione e che più di altri hanno subito gli effetti della crisi pandemica. Per questo – spiegano compatti Cgil, Cisl e Uil – abbiamo valutato positivamente le misure di sostegno al reddito con 26 settimane di cassa Covid e blocco dei licenziamenti”.

Il problema è che gli strumenti mancano di vere risorse. “Il rifinanziamento si è esaurito e attualmente le domande, 2000 in tutto il territorio nazionale, sono nuovamente bloccate. Eppure parliamo di 14,5 milioni di ore di Cig autorizzate nel sistema moda regionale nei primi 9 mesi del 2021, addirittura superiori a quelle autorizzate in tutto il 2020, 12,9 milioni” proseguono.

“Non dubitiamo che le risorse necessarie saranno stanziate e disponibili per la copertura di tutte le richieste presentate, ma i lavoratori hanno bisogno di certezze. Chiediamo quindi urgentemente all’Inps regionale di comunicare la quantità delle domande ad oggi sospese - quante aziende e quanti lavoratori e lavoratrici sono coinvolti da questo ritardo - e alla regione Marche di intervenire verso il Ministero per sbloccare al più presto le risorse necessarie”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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