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Sicurezza, il super patto che riempie il Fermano di telecamere. Filippi: "Coinvolti 22 Comuni"

13 Ottobre 2020

FERMO – Risorse umane e tecnologia, la sicurezza la si raggiunge così. “Conosciamo le difficoltà di organico che dobbiamo fronteggiare a livello di forze dell’ordine e prefettura, ma nonostante questo la presenza sul territorio è continua” sottolinea il prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, presentando i 22 Patti per la sicurezza urbana firmati da altrettanti sindaci fermani. Tutti presenti tranne tre, quelli di Falerone, Fermo e Pedaso dove i comuni sono chiusi per Covid.

Una firma fondamentale che arriva dopo un intenso lavoro fatto dalle amministrazioni in accordo con questura, carabinieri e Finanza. “Un percorso – spiega la Filippi - iniziato nel 2018. Ora il ministero dell’Interno ha riaperto il progetto con nuovi patti che mirano a installare nuovi sistemi di videosorveglianza. Da collocare su strade sulla base di valutazione di ordine e sicurezza pubblica che i sindaci hanno posto al Comitato”.

Alle forze dell’ordine il compito di valutare il piano dei Comuni: “Abbiamo visionato le strade che hanno proposto e le località, oltre alle motivazioni. Ora i Comuni affineranno i progetti e poi ce li invieranno di nuovo, visto che entro fine ottobre come Prefettura dovremo spedire tutto a Roma”.

Il Ministero ha stanziato 17milioni di euro ed esaminerà i piani contenuti nei patti che dalle prefetture vengono inviati insieme con la relazione “che prepariamo con le forze dell’ordine per far comprendere il territorio, con le sue criticità”.

La risposta delle amministrazioni è stata importante, considerando che i tre comuni principali si erano già mossi due anni fa, oggi si prosegue con 22 amministrazioni: “I Comuni hanno inserito a Bilancio le risorse, quella del Ministero è una compartecipazione. C’è una grande necessità di dotarsi di sistemi di videosorveglianza, aggiuntivi o ex novo. Le telecamere funzionano e i sindaci lo hanno capito. Infatti nei loro piani ci sono richieste diverse: telecamere che leggono le telecamere, collegate alla centrale di Napoli, come impianti di videosorveglianza per i centri cittadini” prosegue il Prefetto.

Che con soddisfazione ha notato un altro aspetto: “Molto attenzionate sono le vie di intersezione, visto che i territori sono articolati. E spesso c’è l’incrocio tra province limitrofe che si toccano, oltre che comuni. Un segno di grande maturità e di una giusta riflessione su cosa fosse meglio fare, ovvero ragionare su una sicurezza collettiva”.

I comuni che si doteranno di un sistema di videosorveglianza, o implementeranno quello attuale, sono: fermo, Falerone, Pedaso, Montappone, Massa Fermana, Francavilla, Monsampietro, Monte Vidon Corrado, Campofilone, Lapedona, Montegiorgio, Montegranaro, Monterubbiano, Montottone, Ortezzano, Sant’Elpidio a Mare, Servigliano, Grottazzolina, Monteleone, Monte San Pietrangeli, Petritoli, Rapagnano.

r.vit.

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