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Showroom virtuali, risorse e competenze tecniche made in Marche. Sabatini e Bora: "Moda e arredo, ecco il nuovo bando per l'export"

21 Maggio 2020

FERMO – “Diamo la possibilità alle imprese di entrare su alcuni sistemi con la stessa velocità di altre aziende che vivendo in altri territori hanno una struttura più grande e competitive. Noi diamo il la all’inizio del percorso che è il futuro prossimo” spiega Gino Sabatini.

Showroom virtuale e piattaforme cloud destinate al b2b all'indirizzo www.marche.camcom.it. Ecco la nuova azione della Camera di Commercio insieme con la Regione Marche per le imprese che esportano, la maggior parte si trovano nel Fermano (2826 contro le 2500 di Pesaro, ndr), e che devono superare l’emergenza Covid.

“Impegniamo 1,2milioni nel mondo del digitale. Non è solo e-commerce, ma confronto diretto. Noi vogliamo aiutare le Pmi nei contatti con importatori e distributori internazionali. In tempi in cui ogni costo pesa sulle imprese, partendo dal digitale si abbattono anche le spese”.

Questo alla base della scelta di Gino Sabatini: “Diamo strumenti strategici per entrare sui mercati velocemente, prima dei concorrenti. Il bando mette a disposizione tecnologie performanti: 3D, realtà aumentata, realtà virtuale”. Non solo, perché per le aziende più strutturate entreranno in percorsi di digitalizzazione dell’Ice. “Le fiere analogiche proseguiranno, ma avranno dei limiti. Invece le fiere digitali durano un anno intero. Ci siamo confrontati con l’università Politecnica e abbiamo trovato nell’assessora Bora e nella sua struttura tecnica i compagni di viaggio ideali” prosegue Sabatini.

Nel bando ci sono possibilità di aumento di contributo per chi userà le digital agency della Regione. “Questo fondo si inserisce all’interno della convenzione tra regione e camera di Commercio. Storicamente confermiamo il sostegno alle fiere, abbiamo confermato i fondi per tutto il 2020, Micam incluso, ma insieme abbiamo deciso di diversificare proseguendo sulla linea della legge regionale del 2018 in cui abbiamo sostenuto l’innovazione e la conversione verso il digitale che deve essere un supporto anche per le imprese esportatrici”.

Sa bene la Bora “che toccare con mano una scarpa è però fondamentale per far capire la lavorazione artigianale. E allora in attesa del contato diamo al cliente il modo di entrare dentro l’azienda per vedere, in attesa di toccare, le nuove collezioni”.

Nel bando entra anche il capitale umano, ma soprattutto le digital agency regionali “che – spiega Emanuele Frontoni, professore della Politecnica - hanno davvero influenzato alcune produzioni del mondo arredo, per esempio. Grandi software per la gestione della moda crescono nelle Marche sud. Utilizzando le nostre competenze si crea un piccolo moltiplicatore, abbiamo realtà importanti nel nostro territorio che bisogna saper usare”.

“Noi vogliamo creare nuove forme di commercializzazione tramite piattaforme e software. Questo è il modo giusto per affrontare una difficoltà trovando opportunità” aggiunge Marco Pierpaoli, delegato alla componente tecnologica per la Camera di Commercio. come funzionerà la tecnologia lo ribadisce Emanuele Frontoni: “Dobbiamo dare miglior qualità digitale, può essere moda o arredo. Molti showrooming virtuali permettono di entrare dove il pezzo di design o un tacco viene costruito. Il tutto va integrato, per questo abbiamo insistito sul fatto che siano piattaforme integrate, siano parte del mondo aziendale guidando produzione elogistica del prodotto”.

B2b è intercettare il flusso del commercio internazionale. Quel flusso che passava per le fiere e portava a ordini “e che ora dobbiamo convergere nel digitale, visto che molti spazi fisici non esisteranno più anche a ragione. Questo è un bando che funge da stimolo che va oltre il semplice e-commerce, che tra l’altro vale percentuali molto piccole”.

A chi parla il bando la Bora lo ribadisce: “Non interveniamo solo sul calzaturiero, il legno arredo è da tempo al centro delle attenzioni. In questo caso sono ammesse al contributo le micro e piccole imprese delle Marche”. il contributo massimo è di 7mila euro, che può aumentare di mille se vengono utilizzati fornitori di tecnologa marchigiana, quelle eccellenze che spesso vengono bypassate come se a Milano fossero tutti più bravi.

“Questo – conclude Pierpaoli - un bando per imprese strutturate che già hanno un’anima digitale poi come camera di commercio stiamo studiando altri bandi per favorire un rafforzamento delle competenze digitali che saranno necessarie e fondamentali per resistere a questo cambiamento”.

Raffaele Vitali

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