
Servigliano — Docente e storico, per tutti il prof Paolo Giunta La Spada era il volto della Casa della Memoria di Servigliano. In realtà, ne è stato direttore scientifico per dodici anni, era l’uomo che dettava le linee di indirizzo, partendo dal metodo scientifico proprio dello storico.
A Servigliano ha dato molto, fino a oggi. “Lascio il mio incarico, ho bisogno di tempo per la ricerca” ha spiegato ai membri dell’associazione guidata dal secondo pilastro, Giordano Viozzi. Un lungo percorso, non sempre facile, per lo spazio che racconta i dolori del novecento ma anche, proprio grazie alla ricerca compiuta negli anni, le storie di coraggio e speranza del post seconda guerra mondiale.
“In questi anni la Casa della Memoria è diventata un punto di riferimento umano e professionale: una comunità viva, capace di dare forma a progetti innovativi e di custodire, con rigore e sensibilità, la memoria del passato. Sono orgoglioso dei risultati ottenuti insieme e porterò sempre con me questo percorso” aggiunge La Spada. Che esce, ma di certo non chiude la porta: “Sarò sempre disponibile, una parte di me continuerà ad abitare in questo luogo e nella sua missione”.
Per l’associazione un immancabile grazie: “Paolo Giunta La Spada ci ha dato dedizione, competenza e visione, ci ha fatto crescere. Insieme abbiamo realizzato progetti di grande valore culturale e civile. Il suo contributo resta un patrimonio irrinunciabile e un riferimento prezioso anche per il futuro”.
