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Sedici gruppi e compagnie, la Festa del Teatro riempie il palcoscenico di Fermo. “Un ponte tra cultura e tradizione”

23 Marzo 2023

FERMO – Sedicesima edizione della Festa del teatro a Fermo, sempre in compagnia di Graziano Ferroni e del TiAeffe. Il teatro dell’Aquila apre le sue porte grazie al supporto del Comune, con l’assessora Micol Lanzidei in testa.

Per una learning city è un appuntamento imprescindibile, visto che l’Unesco patrocina la giornata del teatro da 50 anni: “Valori condivisi, come l’integrazione. Ma soprattutto un messaggio alla libertà di fare cultura, cosa che non dovunque è possibile”. È dal 2019 che mancava la festa nel gioiello cittadino. “Un momento aggregante, un palcoscenico per i tanti artisti che durante l’anno rendono vivace la vita culturale del territorio” prosegue.

Ma è anche una giornata con regole precise che chiede alle compagnie di condividere tempo e arte. “L’anno scorso c’è stato il teatro diffuso, tra le vie, i musei e le piazze del centro, portando la vita dentro i beni solitamente da contemplare. Ma il teatro dell’Aquila è il suo luogo e quindi torniamo dove il teatro e la danza devono stare”.

Tutto è partito 17 anni fa, all’interno della Uilt (Unione italiana libero teatro) quando Ferroni e altri scoprirono che esisteva dal 1962 la Giornata mondiale del teatro. “Ci siamo guardati, tra Romagna, Veneto e Marche e abbiamo deciso di provarci. Ci ho creduto e insieme con Adele Giommarini e abbiamo pensato la festa. Le compagnie hanno risposto sì e l’evento con il Comune è cresciuto” spiega Ferroni che dalla prima volta ha voluto che fosse una festa gratuita.

“Ce l’abbiamo sempre fatta grazie alla Fondazione Carifermo, che ci sostiene dal primo giorno. Senza il contributo, insieme con il Comune che mette il tetro, non sarebbe possibile, si perderebbe parte del suo senso con il biglietto” ribadisce.

Negli anni ci sono stati tanti teatranti che per la prima volta sono entrati all’Aquila. “Il teatro vuole costruire ponti, non erge muri. E questo facciamo ogni anno” ribadisce Adele. Il 27 marzo, dalle 19 alle 24, si alterneranno 16 gruppi. Ogni gruppo viene gratuitamente per festeggiare con il pubblico. Di tante edizioni ricordano quella del 2011, quando si celebravano i 150 anni dell’unità d’Italia, con una bandiera gigante che copriva i 12 metri del proscenio con la corale di Torre di Palme che chiuse la serata.

Lunedì sera non mancheranno gli ospiti, tra cui Nadia Nardi e la Mabo Band. Sul palco saliranno Il Mondero di Montelparo, l’At Palmense, l’Asd Studio Danza di Fermo, la scuola musical Canossiane di Porto San Giorgio, la Firmum, gli Indimenticabili di Amandola-Torre San Patrizio, il Tiaeffe, l’Inzoliti di Casette, New Royal Studio di Monte Urano, Nuove cappellette di Porto San Giorgio, Ortenzia si Ortezzano, Talia di Porto San Giorgio e Tutto Danza Studio di Fermo. a presentare la serata sarà Mariateresa Ferroni.

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