FERMO – Tutti a scuola…in autobus. Rientra il panico delle famiglie che da domani si sarebbero trovate con un problema in più, visto che gli studenti non vaccinati non avrebbero potuto più usufruire del trasporto pubblico. e invece, il ministro della Salute, Speranza, ci ha ripensato. Merito della pacifica e logica rivolta dei sindaci guidati dal presidente dell’Anci Antonio Decaro.
Ancora per un mese, da domani e fino al 10 febbraio, gli studenti delle scuole primarie e quelli delle scuole secondarie di primo e secondo grado potranno continuare a utilizzare i mezzi di trasporto a loro dedicati, in deroga parziale e provvisoria alle recenti misure anti-Covid che hanno introdotto l’obbligo del green pass rafforzato. La precauzione richiesta sarà l’utilizzo delle mascherine FFP2.
"Il governo e in particolare il ministro Speranza - ha dichiarato il presidente Decaro - hanno raccolto un appello dell’Anci affinché le famiglie e gli studenti italiani non rimanessero improvvisamente privi di uno strumento dedicato di trasporto da e verso le scuole che è essenziale per molti di loro, soprattutto per quelli che vivono nelle zone più periferiche".
Sia chiaro, i sindaci vogliono e chiedono sicurezza: “Condividiamo l'esigenza di intensificare le misure di contrasto alla diffusione dei contagi, ma occorre evitare che per una fascia di studenti, pur garantendo loro la frequenza in presenza, diventi impossibile raggiungere l'istituto scolastico. Impedirgli l'utilizzo dei mezzi loro dedicati avrebbe l’effetto indiretto di precludergli la fruizione del diritto allo studio".
Concorde anche il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini: “La scelta di Speranza va incontro alle esigenze specifiche di mobilità per motivi di salute e di studio”. Ma resta alta l’attenzione, per cui ora si chiede rispetto delle regole ai giovani, che devono usare le mascherine Ffp2 durante il tragitto. Sospiro di sollievo anche per la Steat, che temeva un drastico calo dell’utenza.