PORTO SANT’ELPIDIO – Prima decideva uno e criticava l’altro, oggi decide l’altro e critica l’uno. Ma in mezzo a questo gioco delle parti politiche, la verità è che a Porto Sant’Elpidio le scogliere arriveranno tra anni, passetto dopo passetto. E che, oggi, ci sono 200mila euro in più garantiti dall’attuale amministrazione regionale a guida centrodestra. Che ha trovato risorse pronto uso, ma ha anche confermato il piano di azione della precedente Giunta guidata da Luca Ceriscioli. Insomma, sarebbe il classico caso in cui in silenzio incassare e agire, piuttosto che parlare, sarebbe la strategia vincente per ogni parte politica.
Ma dopo la notizia dei 200mila euro data dal consigliere regionale Andrea Putzu, è arrivata la critica della segretaria del Pd elpidiense Patrizia Canzonetta. L’esponente di punta che è sempre al fianco del sindaco Nazareno Franchellucci ha sollevato la polemica che è riassunta in un semplice “fate quello che abbiamo fatto noi prima”. Che di per sé non sarebbe neppure male, visto che il centrosinistra era convinto di avere sempre ben operato per Porto Sant’Elpidio. “Il centrodestra ha le idee molto confuse sul progetto delle scogliere emerse e, a riprova di questo, nel primo bilancio regionale in cui avrebbe potuto mettere soldi in più per il progetto “scogliere emerse” ci mette zero rispetto a ciò che era stato previsto dalla precedente amministrazione regionale”.
Su questo punto, i consiglieri comunali ed esponenti di Fratelli d’Italia, Giorgio Marcotulli e Andrea Balestrieri, non restano certo ad ascoltare. E la replica è immediata: “In tre mesi e in piena pandemia l’amministrazione Acquaroli ha confermato lo stanziamento pluriennale di complessivi 4,5 milioni per il primo stralcio (programmato da Ceriscioli, ndr), inserito le scogliere tra le opere da finanziare con il recovery found i 3milioni mancanti per il primo stralcio da otto milioni di euro e la somma per il secondo stralcio, reperito 200mila euro per supportare l’amministrazione nella realizzazione di opere radenti a seguito delle ultime mareggiate”.
Di fronte a queste azioni, i consiglieri si sarebbero attesi un ‘grazie’ e invece dalla segretaria Dem è arrivato un attacco frontale, in particolar modo al consigliere Marcotulli “che vuole affossare – secondo la Canzonetta – il progetto della difesa della costa. Tra l’altro, non c’è traccia di come troveranno le risorse per la realizzazione del secondo stralcio”.
Quest’ultima affermazione è quella più difficile da digerire per chi oggi siede a palazzo Raffaello. Visto che la copertura non c’era prima e non c’è oggi, anche se almeno è stato delineato un percorso tramite il Recovery Fund. “La verità – concludono Marcotulli e Balestrieri – è che hanno impiegato più di 10 anni per inserire la possibilità di realizzare scogliere emerse nel nuovo piano difesa costa votato nel dicembre 2019 e presentare un progetto preliminare da 29 milioni”.