PORTO SAN GIORGIO – La campagna elettorale per le regionali nel Fermano si chiude a colpi di mille persone. Mille erano i partecipanti (paganti) alla cena elettorale di Andrea Putzu, Fratelli d’Italia, più di mille in piazza a Porto San Giorgio per Matteo Ricci e la segretaria del Pd Elly Schlein.
I Dem hanno scelto la città di Nicola Loira, ex sindaco e aspirante consigliere, per la chiusura con il candidato presidente. E la scelta si è rivelata vincente. Ricci ha toccato tutti i temi della campagna elettorale, partendo da un concetto a lui caro: “Con me, mai i bisogni dei partiti davanti a quelli dei marchigiani. E di certo con noi non capiterà che la provincia di Fermo resti senza assessore, come fatto da quella destra che oggi promette posizioni”.
Il candidato del centrosinistra ha parlato di sanità, “è peggiorata in tutta la regione e Acquaroli lo sa così bene che ha rifiutato ogni confronto su questo tema”, di economia, “con la destra che fa solo del male, seguendo Trump”.
Rivendica la sua campagna passo passo per la regione, dalle spiagge alle montagne per arrivare alla chiusura annunciata di venerdì con 'Ricci in treno', un viaggio che parte da San Benedetto del Tronto e arriva a Pesaro in serata. “Un viaggio straordinario quel che ho fatto in questi mesi, ho parlato e ascoltato, ma mai ho dimenticato anche i macro temi che sembrano lontani ma che ci vedono protagonisti, come il dramma in Palestina” ribadisce Ricci.
“È una partita che si giocherà per un pugno di voti, sarà un testa a testa fino alla fine, guardatevi intorno, al lavoro, al bar, in parrocchia, al supermercato e pensate che ognuna delle persone che avete intorno può essere decisiva per vincere o per perdere: se ognuno di voi fino a lunedì riuscirà a convincere uno, due, tre cinque, dieci potenziali elettori la somma farà il totale che ci porterà alla vittoria” ha pi aggiunto Matteo Ricci.
Lo ascolta Elly Schlein, che ha passato davvero molto tempo nelle Marche nelle ultime settimane: “Ricci e le Marche sono state il modello che ci ha permesso di creare coalizioni progressiste in tutte le regioni. Noi abbiamo ascoltato in questo periodo, gli altri parlano delle stesse promesse fatte cinque anni fa”.
Sulla sanità la segretaria è dura: “La destra la vuole a misura del portafoglio delle persone, noi vogliamo ancora quella della nostra Costituzione. Per cui, noi difenderemo la sanità pubblica universalistica dai tagli e dalla privatizzazione di questa destra. Quando i reparti si svuotano di medici e di infermieri, le liste d'attesa si allungano all'infinito e se devi aspettare un anno e mezzo per una gastroscopia o per una mammografia, vuol dire che in Italia non si fa più la prevenzione. E quando una lista d'attesa è così lunga, chi ha i soldi li tira fuori e va dal privato saltando la fila; chi non ce li ha rinuncia a curarsi. Sono 150mila marchigiani e sei milioni di italiani”.
La risposta a questa situazione è semplice: “Abbiamo detto dove prendere subito 5 miliardi per riuscire ad assumere i medici e gli infermieri che mancano, ma non ci hanno ascoltato. Perché questo è un disegno preciso per loro, non è sciatteria. La destra vuole una sanità a misura del portafoglio delle persone”.
La chiosa dei due leader è in due messaggi semplici. Quella di Ricci è verso i giovani: “Acquaroli mi ha risposto che se i giovani marchigiani se ne sono andati in questi anni è perché sono distratti e non conoscono le opportunità che ci sono nelle Marche. Noi puntiamo sul diritto a tornare, se torni per 5 anni non ti facciamo pagare le tasse regionali, Irpef e Irap”. Quello di Schlein è per il candidato: “Matteo, spero di tornare nelle Marche tra pochi giorni con te presidente”. Il voto si avvicina, la campagna elettorale prosegue.
@raffaelevitali