
di Chiara Fermani
Stesso giorno, stessa arena, stesso avversario. Un anno dopo, a Santa Lucia, la Yuasa Battery Grottazzolina torna all’Opiquad Arena con sulle spalle una classifica difficile e il peso di una partita che sa di crocevia.
Dodici mesi fa, proprio contro Monza, arrivò la scintilla che cambiò la stagione. Stavolta la storia si ferma a un passo dal miracolo: due set giocati con personalità, un tie-break avuto in mano e poi sfumato, con Monza capace di risalire fino al 3-2 finale.
Monza ora è ai playoff, la Yuasa ancora fanalino di coda con 2 punti, 4 da Cisterna.Grottazzolina parte forte e gioca un primo set di grande solidità. Dopo l’avvio brianzolo, è Tatarov al servizio a rimettere subito le cose in equilibrio, poi il doppio ace di Petkov scava il primo solco.
La Yuasa difende tanto e bene, Magalini e Tatarov allungano, Padar prova a riaprire il parziale dai nove metri ma il monster block di Tatarov e la lucidità finale di Magalini chiudono sul 20-25 un set che fotografa una Grottazzolina ordinata e convinta.Il secondo set è una montagna russa emotiva. Monza parte meglio, sfrutta qualche errore al servizio degli ospiti, ma Golzadeh prende per mano la Yuasa riportandola in parità con un mix di muro, attacco e ace.
Si gioca punto a punto, i centrali diventano protagonisti e Magalini tiene in piedi Grottazzolina quando la Vero Volley prova a scappare. Si va ai vantaggi in un’Opiquad Arena in pieno caos: luci che si spengono, sirena, scambi interminabili.
Golzadeh prima inventa, poi colpisce, e sul 30-32 la Yuasa si prende un set pesantissimo che sembra aprire le porte a un’altra notte magica.Monza però non esce dalla partita. Nel terzo set Padar cambia volto alla gara, Marttila entra con personalità e i brianzoli approfittano delle occasioni sprecate da Grottazzolina per allungare.
La Yuasa prova a rientrare, ma il 25-21 rimette tutto in discussione e accende definitivamente la sfida.Il quarto set segue la stessa trama: equilibrio iniziale, poi Monza alza il livello in difesa e in battuta, mentre per Grottazzolina pesano gli errori al servizio. Velichkov e Padar guidano la rimonta, il 25-19 porta la gara al tie-break e ribalta l’inerzia emotiva del match.Il quinto set è una guerra di nervi.
Grottazzolina cambia campo avanti, Magalini e Golzadeh rispondono colpo su colpo a un Padar incontenibile. La Yuasa arriva anche al match point, ma non riesce a chiuderlo.
Nel finale è ancora Padar a fare la differenza: un servizio fortunoso genera il muro che ribalta tutto, poi l’ace conclusivo chiude un match incredibile sul 18-16.Ortenzi nel post partita: "nel terzo e nel quarto set siamo calati in attacco e in battuta e abbiamo perso lucidità al tie break nei momenti decisivi, Monza ci ha messo del suo con delle grandi azioni.
C'è rammarico, ma un applauso ai ragazzi che ora ci sono, sono dentro alle partite con l'idea di provare a fare punti tutte le settimane, ora siamo al completo, lavoriamo meglio e si alzerà il livello. Dobbiamo avere fiducia dei nostri mezzi, consapevoli dei nostri limiti e fare sempre qualcosa in più.
Non retrocede chi gioca peggio, ma chi molla prima".Una frase che coach Ortenzi ripete da sempre. Resta un rammarico enorme per Grottazzolina, capace di andare avanti due set a zero e di avere la partita in mano anche nel tie-break. Ma la Superlega non perdona: se lasci spiragli, vieni punito. La magia di Santa Lucia, questa volta, si ferma a metà. Eppure, per la Yuasa vista all’Opiquad Arena, il messaggio è chiaro: il tempo di mollare non è ancora arrivato.
