
FERMO – Ci sono 15 ospedali che per l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari – Agenas sono ai vertici dell'edizione 2025 del Programma nazionale esiti (Pne).
Complessivamente sono state valutate 871 strutture, pari al 78 per cento delle strutture per acuti. Ddi queste, 189, il 21%, hanno raggiunto “valutazioni alte/molto alte su tutte le aree sulle quali sono state valutate”.
Sono 15 le strutture valutate su almeno 6 aree, che hanno raggiunto nel 2024 un “livello alto o molto alto”: Ospedale Bolognini (Lombardia); ospedale di Montebelluna (Veneto); ospedale Bentivoglio (Emilia-Romagna); ospedale di Città di Castello (Umbria); ospedale Maggiore Di Lodi (Lombardia); Fondazione Poliambulanza (Lombardia); ospedale Papa Giovanni XXIII (Lombardia); Istituto Clinico Humanitas (Lombardia); ospedale di Cittadella (Veneto); ospedale Fidenza (Emilia-Romagna); Pof Lotti Stabilimento di Pontedera (Toscana); Stabilimento Umberto I - G. M. Lancisi (ovvero Torrette ad Ancona); Aou Federico II di Napoli (Campania); Ospedale di Savigliano (Piemonte); Ospedale di Mestre (Veneto).

L'Azienda ospedaliero universitaria (Aou) delle Marche resta quindi tra le strutture top in Italia per alti livelli di prestazioni e con dati migliori degli ultimi quattro anni.
“A spiccare - spiega l’assessore Paolo Calcinaro – sono: ambito cardiocircolatorio, sistema nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, osteomuscolare, nefrologia”.
“La valutazione – prosegue l‘assessore -, denominata TreeMap, descrive 30 indicatori differenti, ognuno con specifici range (indici) di qualità all'interno di complessive otto aree di riferimento. Per ciascuno degli indicatori, l'Aou delle Marche consegue risultati altamente positivi, confermando un trend in progressivo miglioramento, con i dati migliori degli ultimi quattro anni di analisi nazionale da parte di Agenas”.
Entrando nel dettaglio, i sei indicatori relativi all'area clinica cardiovascolare presentano un ulteriore miglioramento rispetto agli anni precedenti. Lo stesso avviene per gli indicatori dell'area clinica neurologica, dell'area pneumologica, della chirurgia generale e per i tre indicatori delle aree cliniche di ortopedia e nefrologia.
“Si mantengono su elevati livelli standard di risultato gli indicatori relativi alle aree cliniche della chirurgia oncologica e dell'osteomuscolare e quello dell'area gravidanza e parto”. Nella chirurgia oncologica, sottolinea l'assessore, “prestazioni di livello alto/molto alto anche per l'Ospedale di Macerata”.
In ambito osteomuscolare, “livello molto alto per gli ospedali di Urbino, Senigallia, Jesi, Fabriano, Civitanova Marche e Macerata”. In generale migliorano gli ospedali di Urbino, Fabriano e Civitanova Marche. "Risultati che premiano il lavoro di medici e operatori e che dà certezze agli utenti" ribadisce.
“La posizione di assoluto privilegio che l'Aou delle Marche si è conquistata nell'ultimo quadriennio è supportata dai dati. - sottolinea il direttore generale Gozzini - Progressi evidenti, quelli compiuti dall'Aoum su tutte le otto aree cliniche prese in considerazione dal Pne. Un risultato riconosciuto dalle valutazioni dell'Agenas che colloca anche quest'anno l'Aoum in testa tra le Aziende Pubbliche per la qualità degli esiti delle cure”.
