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Sanità, critiche bipartisan sulla Regione. Nicolai e Lucci: "Mancano le risorse per i nuovi ospedali, nulla si sa del robot"

14 Novembre 2023

FERMO – Mai come questa volta maggioranza e minoranza sono in sintonia nell’affrontare lo sviluppo della sanità fermana. Magari con parole diverse, ma il risultato è lo stesso: mancano certezze dalla Regione sia sullo sviluppo territoriale, sia dal lato risorse per i nuovi ospedali. A questo si aggiunge il ‘caos’ direttore generale.

“In piena riforma sanitaria dopo aver nominato a maggio il direttore Gentili, che ha annunciato il suo pensionamento per fine anno, la Regione si sbriga a rinominare l’ex dg appena sostituito, Roberto Grinta. Con tutto il rispetto, la sanità fermana si trova di nuovo in una impasse” sottolinea Paolo Nicolai, consigliere comunale del Pd.

Ma dietro questa considerazione politica, ci sono i dati. Uno lo ricorda Nicola Lucci, presidente della IV commissione consiliare sanità del comune di Fermo, che ha incontrato Gentili e i vertici dell’Ast insieme con gli altri componenti.

“Per entrambi i nuovi ospedali di Amandola e Campiglione, in fase di conclusione, mancano ancora il budget per gli arredi e gli elettromedicali, pertanto si dovrà premere politicamente sulla Regione per ottenere queste risorse il prima possibile. Risorse che – sottolinea Lucci - dovranno andare a budget una tantum per quanto riguarda gli arredi e gli elettromedicali, mentre la perequazione dei fondi, chiesta a gran voce dall'Assemblea dei sindaci del territorio, dovrà essere graduale e colmare quel gap rispetto alle altre province che si è andato a creare negli anni”.

Che le risorse siano un problema lo ribadisce Paolo Nicolai: “Ancora non sono stati stanziati i budget di spesa, con ben due nuovi ospedali in cantiere. Stando a Gentili Amandola aprirà nel primo semestre 2024, per Fermo ci vorranno almeno due anni. Il Fermano non si può permettere questo approccio da parte della Regione Marche”.

Lucci, che fa parte del gruppo del consigliere Bargoni Fermo Forte, primo supporter del sindaco Paolo Calcinaro, è ancora più chiaro: “Durante l’incontro abbiamo ribadito la richiesta da parte del territorio fermano dell'arrivo del robot chirurgico, anche su questo non si hanno risposte chiare dalla regione. E poi le Case di comunità, dove serve una più efficiente presenza dei medici di base per alleviare l'intasamento del Pronto Soccorso”.

Il carico lo mette Nicolai: “Ci sono molti servizi da attivare fra cui il robot e l’emodinamica programmata che stenta a decollare, attualmente la situazione viene gestita in modo ordinario”. Emodinamica che da sempre è la centro della discussione fermana. Lo sa bene il consiglio comunale, che a breve si terrà a porte aperte proprio per parlare di sanità. Con che direttore generale si vedrà.

@raffaelevitali

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