PORTO SAN GIORGIO – Matteo Salvini in tour nel Fermano. Dopo Montegranaro, dove ha promesso i due milioni mancanti per terminare il nuovo palasport, ecco Porto San Giorgio al fianco dei candidati Senzacqua, Petrini, Acciarri e Vitturini, accompagnati da Lucentini e Latini. Si vota domenica nelle Marche, per il leader della Lega non c’è tempo da perdere.
Ministro, terza corsia. Una leggenda o verrà fatta?
“Non ci sono leggende, ci sono cantieri ovunque in partenza. Ero questa mattina sul tratto della Orte-Falconara, binari dell’800. Noi vogliamo partire con la gara nel 2027 per l’alta velocità. E sulla terza corsia i tecnici mi dicono che è fattibile, ma ci vuole la volontà e servono i soldi sappiamo che c’è un percorso da arretrare, ma nulla è impossibile. La dimostrazione è il ponte sullo stretto, se ne parla da duemila anni, non ci fermiamo e lo costruiamo”.
Cambia qualcosa con Acquaroli presidente o con Ricci per le infrastrutture?
”È un voto fondamentale per i marchigiani, c’è una parte politica contraria a grandi opere stradali e ferroviarie, c’è chi è d’accordo. Abbiamo cantieri nelle Marche per 5 miliardi di euro. Alcuni di questi la sinistra non li vorrebbe, quindi il voto di domenica sarà fondamentale non per una spallata al Governo. Io voglio portare avanti i cantieri senza che la sinistra li fermi”.
Lato calzaturiero, lei ha parlato di fare cosa al termine del conflitto tra Russia e Ucraina?
“Ho incontrato alcune centinaia di imprenditori, sono disposizione esto lavorando per il giorno dopo il cessate il fuoco e la fine della guerra, riportarli a lavorare ed esportare in Russia. Per molte imprese, la Russia valeva il 70% del fatturato e ora licenziano. Chiaro che con la guerra non puoi avere rapporti commerciali, ma se finisce, siccome non odio la Russia, come mi è stato chiesto di accompagnarli e lo farò da vicepresidente del consiglio”.
Che vento soffia nelle Marche?
“Non parlo di sondaggi, ma il sentiment è chiaro. Spero che votino tanti marchigiani, non il 50%, sarebbe una sconfitta per tutti. La regione decide se apre o chiude gli ospedali e se fare le strade. Non si può parlare di sondaggi, ma l’aria è buona e sono convinto che la Lega farà un buon risultato”.
Ministro, è stato accolto da una mini contestazione pro Palestina. Cosa pensa della scelta della premier Meloni di riconoscere lo stato di Palestina?
“Non si può riconoscere uno stato che è governato dai terroristi islamici. E lo ribadisco, uso islamico non a caso questi sono terroristi islamici, non sono buddisti o valdesi. Io con i tagliagole e stupratori non parlo. Prima si elimina Hamas, poi abbiamo tutti il sogno di veder giocare insieme i bambini palestinesi e israeliani. Una follia ora parlare di riconoscimento di uno stato guidato dai terroristi. È come se l’Italia avesse trattato con le Brigate Rosse, i terroristi li elimini”.
r.vit.