di Raffaele Vitali
MONTE RINALDO – “Ci riappropriamo dell’affaccio sul Piceno. Per noi è un giorno importante”. Gianmario Borroni può davvero ritenersi soddisfatto. È il secondo sindaco, dopo Bolognola, ad aver completato i lavori previsti dai bandi del fondo complementare sisma destinati alla rigenerazione urbana e non solo alla ricostruzione.
La scelta è stata chiara: recuperare il punto più bello, realizzando una nuova pavimentazione della via, ridando vita al muretto che decenni fa venne realizzato da un amministratore lungimirante e soprattutto consolidando la scarpata.
Un lavoro da 400mila euro che meritava la visita del commissario alla ricostruzione Guido Castelli, del responsabile Usr Trovarelli, del consigliere regionale Marinangeli e dei principali tecnici, oltre che del presidente della provincia Michele Ortenzi.
“Ma fatemi dire grazie ai dipendenti del comune e i progettisti, due architetti molto bravi. Sono stati mesi molto concitati. Le misure sono state approvate nel 2021, a inizio 2023 sono iniziati i lavori e oggi siamo qui” prosegue il sindaco affiancato dalla vice Silvia Valori.
Che passeggia sereno lungo il belvedere recuperato. “Ed è solo il primo, perché abbiamo progetto e risorse per rigenerare anche quello che darà sul Fermano, verso il Girfalco. Sono certo che con questo affaccio diventiamo uno dei balconi più belli delle Marche” ribadisce guardando l’orizzonte e un luogo che non è solo bellezza, “ma il posto dove viviamo la nostra socialità. Riappropriarcene ci permette di vivere insieme il paese”.
La rigenerazione urbana è fondamentale per la rinascita delle aree interne, perché bisogna accompagnare la rinascita sociale ed economica a quella strutturale. “Con questo auspicio siamo qui e ci crediamo. Tanto che – esordisce Castelli – ne ho parlato proprio ieri con il ministro Fitto, usando Monte Rinaldo come modello di efficienza e conferma che il Pnc, come il Pnrr, se ben speso è davvero utile. Non è un dettaglio, perché altrimenti i soldi poi vanno restituiti se non usati. Questa è stata finanziata con il fondo complementare e realizzata rispettando tempi rigorosi. Noi qui non solo documentiamo un beneficio per la comunità ma diamo un messaggio al Governo. I comuni del cratere stanno dimostrando che lavorando a testa bassa si possono fare cose belle”.
Per i 358 residenti è un nuovo punto di cui sentirsi fieri, per i tanti turisti stranieri il posto dove fermarsi, come fanno anche tanti giovani della zona, per un aperitivo. Questo grazie al bar ‘Decumano’ gestito da una dinamica imprenditrice, Jessica, che con una piccola cucina riesce a soddisfare i clienti dalla colazione al tramonto, dando un luogo di vita al Paese che domina la valle.
“Qui c’è qualità di lavoro, svolto in maniera sinergica con gli uffici, un paese che dimostra che le cose si possono fare e bene, dando risposte concrete” ribadisce Marinangeli.
“Avere luoghi di scambio e incontro, in particolare per i giovani, è la speranza peer il futuro dei nostri borghi. Il Fermano non sarà mai rivitalizzato se non si parte da chi si trova dentro il cratere” ricorda Ortenzi.
Le tante persone che hanno sfidato la pioggia lo confermano: il belvedere è davvero un’opera ben fatta che rappresenta per il paese solo l‘inizio.
"Abbiamo idee per nuovi sviluppi, a cominciare dal grande progetto di albergo diffuso condiviso con dei privati. Se riusciremo a essere finanziati, cambieremo volto all’ex scuola e realizzeremo anche il ristorante che manca al nostro centro storico” conclude il sindaco mentre taglia il nastro, tenuto da Peppe e Aurora, simboli della saggezza e della giovinezza di Monte Rinaldo, mentre don Marino benediva il rigenerato angolo di paese.
