
FERMO – Pochi giorni fa il commissario Guido Castelli presentava un dato con orgoglio: “Prosegue con numeri importanti il percorso di ricostruzione privata nelle Marche dopo il sisma. A oggi sono stati raggiunti 5 miliardi di euro di contributi erogati per interventi su abitazioni e attività produttive, con oltre 8.000 cantieri già conclusi e circa 6.500 attualmente in corso in tutta la regione”.
Quadro ideale per rinascere? Non per la Cna di Fermo. “Il veto, finora limitato a banche e intermediari finanziari, imposto ora dalla Manovra a tutti i soggetti per la compensazione dei crediti di imposta con i debiti previdenziali e contributivi pone imprese e famiglie interessate di fronte a uno scenario decisamente preoccupante. A partire dal 1° luglio 2026, infatti, la compensazione sarà consentita solo per i crediti d’imposta emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo dunque quelli maturati a seguito dell’acquisizione dei bonus edilizi e di altri incentivi” spiegano i vertici degli artigiani di Ascoli, Fermo e Macerata.
Senza possibilità di cessione, potrebbero diventare inutili i vari bonus sisma sul tavolo. “Lo stesso dicasi per gli strumenti messi in campo per sostenere gli investimenti, come i crediti d’imposta Industria 4.0, Transizione 5.0 e ricerca e sviluppo e la cultura come il Tax credit cinema”.
Il timore, sottolinea Emiliano Tomassini, presidente di Cna Fermo, “è che questa modifica comprometterà la pianificazione finanziaria di migliaia di imprese provocando gravi tensioni di liquidità, in particolare per le imprese del comparto casa che hanno applicato lo sconto in fattura e stanno legittimamente utilizzando i crediti fiscali per compensare i propri debiti contributivi”.
L’altro nodo è quello legato alla tempistica dei cantieri: “Difficile pensare che tutti e 5mila siano chiusi entro il 2026. È necessario – ribadiscono Tomassini e i colleghi Giglietti e Trillini - un prolungamento dei termini al 2027, in modo da evitare nuove incertezze e garantire la conclusione degli interventi in condizioni sostenibili per imprese e famiglie”.
