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Ricostruzione e giovani, dalle Marche la lezione di Mattarella: "Sconfiggiamo il virus dell'individualismo"

15 Ottobre 2020

MACERATA – Di fronte al gotha della cultura, riunito per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Macerata, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato messaggi chiari: “Il virus dell'individualismo e degli egoismi peggio del coronavirus che ci attanaglia in questi mesi. La libertà di ciascuno si ferma di fronte a quella degli altri, un concetto di grande civiltà. Io credo che occorre andare anche oltre questa enunciazione avanzata e civile, accantonando l'idea che la libertà degli altri sia un limite alla propria ma pensando che la libertà di ciascuno si integra e si realizza con quella degli altri. Altrimenti la libertà non esiste”.

Poi, a seguire, il post sisma: “La ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto - ha assicurato Mattarella, che aveva ricevuto la prima lettera scritta dal neo presidente delle Marche Francesco Acquaroli - rappresenta un impegno primario e continuerò a seguirla con grande attenzione. C’è ferma determinazione nel mandare avanti la ricostruzione dei paesi colpiti”.

 All'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Macerata, nel 730/mo dalla sua Fondazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un monito per una «doverosa riflessione». Sullo sfondo anche le vicende che in Europa registrano uno stallo negoziale tra Eurocamera e Consiglio sui fondi per il bilancio e la condizionalità sullo stato di diritto, che rischia di ritardare anche l'erogazione del Recovery Fund. Prendendo spunto dalla prolusione del filosofo, il prof. Luigi Alici, su «Fragilità globale - la via dell'umanesimo fra natura e tecnologia», il Capo dello Stato ha convenuto sulla critica che «coglie nel segno»: un 'secondò virus, insidioso come il Sars-Cov 2, si è insinuato nella società, quello dell'individualismo e della «riemersione dell'ego dei singoli e degli Stati». «La democrazia poggia su una concezione ottimistica dell'essenza dello spirito dell'uomo - ha ricordato, citando il costituzionalista Costantino Mortati che fu rettore dell'ateneo maceratese -: quando questa viene meno, si indeboliscono la democrazia e il senso di eguaglianza». Le diseguaglianze crescono e «la democrazia ha qualche affanno», ha osservato ma «in realtà la democrazia ha sempre bisogno di essere realizzata epoca per epoca. Ha bisogno di essere inverata soprattutto in una stagione come questa».

Infine, un messaggio per i giovani: “È la febbre dei giovani che mantiene normale la temperatura del mondo, se quella raffreddasse il mondo gelerebbe”. Dal presidente Acquaroli un grazie sincero: “La ricostruzione è la priorità, importante sapere che lo è per l’intera nazione”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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