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Ricci mette le Ali a Franchellucci: "Ambiente e fusioni le sfide da vincere"

7 Febbraio 2020

PORTO SANT’ELPIDIO – Candidatura unica e per questo Nazareno Franchellucci sarà un presidente regionale ancora più forte. I componenti di Ali, Autonomie locali italiane, lo hanno a Grottammare scelto senza esitare. Soddisfatto Mattero Ricci, sindaco di Pesaro e presidente nazionale. “Non c'è nessuna intenzione di farne un partito e il rapporto con l'Anci è assolutamente chiaro. La rappresentanza la fa l'Anci, noi siamo a supporto di Mangialardi nelle Marche e di Decaro a livello nazionale per tutte le loro battaglie, in quanto l'Anci rappresenta i Comuni in tutti i tavoli regionali e governativi. Noi - ha ribadito Ricci - ci stiamo concentrando sul tema degli investimenti verdi e della sostenibilità”.

Non è passata inosservata la presenza della sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, e l’assenza del presidente della Regione, Luca Ceriscioli. “Abbiamo lanciato l'idea dell'Iva al 4% per tutti gli investimenti green dei Comuni, abbiamo fatto una grande battaglia per la dignità degli amministratori dei piccoli Comuni, ottenendo una bella risposta con la legge che dà 1.500 euro al mese per quei sindaci. Credo che in questo momento il nostro ruolo sia utile per organizzare tanti piccoli Comuni italiani” prosegue.

Temi che Franchellucci dovrà proiettare a livello regionale: “Vogliamo dare una valenza programmatoria a questa associazione proseguendo non solo la spinta riformista, ma anche le tante sfide tecnologiche e ambientali, con grande attenzione all'assetto e all'organizzazione degli enti a livello nazionale. I Comuni e le Province – ha aggiunto Franchellucci nel suo discorso da neo presidente - vogliono essere protagoniste e interlocutori diretti in collaborazione con l’Anci. Ali rappresenta il contenitore ideale per far sì che possano essere raggiunti certi obiettivi, partendo proprio dalle esperienze sui territori degli amministratori locali”.

Sul tavolo ha già due sfide programmatiche e una politica. Le prime due: “Attuare molte più politiche per la tutela dell'ambiente, per rendere le nostre città all'avanguardia e in grado di rispondere alle esigenze climatiche. Poi, il riassetto territoriale: la riforma delle Province ha lasciato tutto in una sorta di limbo e allora vanno ulteriormente premiati tutti quei Comuni che stanno facendo percorsi associativi, attraverso unioni e fusioni”.

La sfida politica è invece quella della partecipazione. Perché se è vero che le Marche, grazie a Ricci e Lucciarini, ex sindaco di Offida, sono la seconda regione per aderenti, 117, al suo debutto Franchellucci non aveva il Fermano: davanti aveva solo i suoi membri di giunta elpidiense, il sindaco Loira, la sindaca Canigola e il consigliere Giacinti. Tutti e tre premiati con un posto nel board di presidenza. “A Franchellucci - ha concluso Ricci - il compito di continuare a valorizzare la dignità dell'amministratore locale che è la rappresentanza più alta dell'esercizio della funzione pubblica”.

A chiudere l’incontro, a cui hanno preso parte anche Gino Sabatini e Pino Alati, il sottosegretario all’Interno Achille Variati: “Gli enti locali non possono essere più intesi né come gabellieri né come furbetti, né come centro di spese, ma sono luoghi in cui si fortifica il rapporto fiduciario fra cittadini e istituzioni. Perché - ha sottolineato - sono i Comuni che danno i servizi: per l'uguaglianza, i diritti della cittadinanza, i dissesti idrogeologici. Allora voglio dare una mano per semplificare le norme che riguardano gli enti locali, dare fiducia agli stessi, perché sono uno degli snodi per lo sviluppo del nostro Paese. Dare fiducia significa rivedere le norme del testo unico degli enti locali, semplificarle, fidarsi dei sindaci i quali ovviamente hanno un obbligo, quello di rispettare l'equilibrio di bilancio. Ma nell'equilibrio di bilancio diamo loro libertà di movimento, di assunzione, di spesa. Le norme attuali ancora non consentono questo. Abbiamo fatto i primi timidi passi, ma mi impegnerò in questa linea”.

Raffaele Vitali

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