MONTEGIORGIO – In prima fila, insieme con il segretario provinciale Luca Piermartiri, l'onorevole Curti e la sindaca Meri Marziali, c’era anche Paolo Nicolai. Quello che per tutti doveva essere il candidato alle regionali di Fermo per il Partito Democratico, non sarà della partita elettorale ma è uno dei punti di riferimento per Matteo Ricci, il candidato governatore che sta riempiendo teatri in tutta la regione.
È stato il turno del Fermano e non è un caso che sia stata scelta Montegiorgio. Duplice il messaggio. Il primo è per il centrodestra, che a Montegiorgio ha uno dei suoi politici di punta, il sindaco e presidente della Provincia Michele Ortenzi. il secondo è interno, perché Montegiorgio è la città di Fabrizio Cesetti, il consigliere regionale uscente ed ex assessore. È proprio Cesetti l’esponente più nominato da Ricci durante la serata, chiaro segnale al resto del partito: Cesetti è oggi un uomo di Ricci.
E dire che pochi mesi fa erano su due fronti diversi, ma l’obiettivo comune, strappare la regione al centrodestra, ha acuito i punti in comune e limato le differenze. Non resta che far digerire al partito regionale il terzo mandato e Cesetti dovrà solo iniziare a cercare voti. Cosa in cui è stato sempre molto bravo. E questo lo sa anche Ricci che altrimenti nel fermano non vede tanti portatori di preferenze.
A livello di contenuti, Ricci ha come sempre entusiasmato il suo popolo, oltre 300 le persone nel teatro Alaleona per ascoltare lee sue idee su sanità, sicurezza, ambiente. “Dobbiamo guardare la regione con gli occhi degli ultimi”. In mano ha una pagnotta del pane antifascista di Lorenza, la fornaia di Ascoli Piceno che è diventata un po’ il suo simbolo elettorale.
“Le Marche meritano di tornare protagoniste, ma per farlo serve una nuova stagione fatta di coraggio, giustizia sociale, visione. È la nostra primavera. Ha scelto il 9 maggio per diversi motivi: anniversario della morte di Moro e Peppino Impastato, oltre che Giornata dell’Europa.
“Viviamo un periodo che mette a rischio le democrazie. La nostra si sta indebolendo, non va più di moda. C'è chi negli Stati Uniti, come Trump, cerca di andare oltre. E anche in Italia, quando le istituzioni invitano a non votare a un referendum (dichiarazioni del senatore La Russa, ndr) o impugnano leggi sul fine vita, come quella partita dalla Toscana, si compie un atto grave. Perché bisogna lucrare politicamente sulla sofferenza delle persone? Anche questo è sintomo di un declino morale e civile” ha ribadito.
Un passaggio l’ha riservato all’economia, prima di concedersi a valanghe di selfie con esponenti politici, dalla Toce alla Canzonetta passando per Pompozzi, e comuni cittadini. “Le Pmi hanno bisogno di veri supporti per stare sul mercato, che è in continua evoluzione. E poi c’è la sanità, con le inaccettabili liste di attesa. Infine, le infrastrutture: si sta perdendo tempo sull’alta velocità, rischiamo che le risorse stanziate vadano ad altri territori” la chiosa di Ricci che chiede a tutti di non accontentarsi di questo declino”.
r.vit.