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Reti d'impresa, se non ora quando. Melchiorri: "Fondi da non perdere, restiamo lucidi. Subito i progetti"

6 Marzo 2020

L’economia al tempo del coronavirus non può fermarsi come il Paese. “La priorità è la salute e a questo stanno pensando gli organi preposti. Noi, invece, dobbiamo assolutamente concentrarci sul fare impresa, sul garantire lavoro ed evitare ulteriori problemi sociali. Dobbiamo restare lucidi, soprattutto a livello locale” sottolinea Giampietro Melchiorri, vicepresidente di Confindustria Centro Adriatico.

Restare lucidi significa cogliere le opportunità, come i finanziamenti regionali, con fondi europei, previsti dal bando Moda/Sistema Abitare. “Il bando è stato prorogato alle ore 13 del 23 marzo. La scelta della regione Marche (assessora Manuela Bora, ndr) di prorogare la scadenza è molto importante perché permette agli imprenditori di pianificare al meglio la proposta in questi giorni convulsi”.

L’investimento non può essere inferiore a 40mila euro e superiore a 200mila euro per le imprese singole; il limite minimo dell’investimento agevolabile è pari a 100mila euro e quello massimo a 350mila euro per le imprese aggregate.

“MI soffermo sul tema delle reti d’impresa. Dobbiamo capire come distretto che questa è l’occasione per provarci davvero. I bandi sono una prima opportunità che ci dà l’occasione, ad esempio, di pensare a progetti tra settori diversi del mondo della moda” prosegue Melchiorri, che dalla sua nomina ha provato a ‘veicolare’ il concetto di reti tra gli associati di Confindustria (info allo 07342811).

Tornando al bando, non era scontato il provvedimento di proroga della Regione in questi giorni convulsi. “Confido che la Regione stia già pensando a un aumento di risorse se, come credo, ci sarà una risposta importante da parte del sistema imprenditoriale. Come accaduto in passato, dove la Regione si è dimostrata attenta”.

Per le imprese l’occasione è importante, parliamo di investimenti possibili in capitale umano e non solo in attrezzature. I progetti dovranno prevedere necessariamente ‘interventi di innovazione’ e ‘interventi di internazionalizzazione’ tra loro complementari, integrati e coerenti. “Gli incentivi previsti sono finalizzati a rafforzare e rilanciare la presenza delle Pmi marchigiane dei due comparti sui mercati internazionali attraverso azioni più strutturate oltre che innovative. Dobbiamo capire che non possiamo pensare di continuare di muoverci da soli, ancora di più in questo momento complesso. Non sono tanti i soldi a disposizione delle imprese in questo momento, proviamo a prenderli dall’Europa”.

Nel mentre il distretto è alle prese con il quadro internazionale, aggravato dall’emergenza coronavirus: “La richiesta di sei milioni di euro per gli ammortizzatori sociali, a cominciare dalla proroga del Naspi, è il minimo sindacale. L’area di crisi complessa è a un passo dal suo avvio, ma quel passo in questo momento sembra molto più lungo di quello che lo Stato immagini. In attesa dei bandi di Invitalia dobbiamo concentrarci su quelli regionali, che prevedono 2,8 milioni a testa per i due settori”.

r.vit.

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