AMANDOLA – Ottocento pagine. Uno studio corposo, dettagliato, scientifico per capire la montagna, che sia Alpi o Appennino, e indirizzare la politica.
Il Rapporto Montagne Italia 2025 è stato realizzato da Uncem, l’unione guidata da Marco Bussone. Che l’ha sfogliato con accuratezza durante la presentazione, riuscendo a racchiuderlo in una ventina di slide. Alcune nazionali, per evidenziare come il sistema montagna sia tornato attrattivo, e altre mirate sulle Marche. Dove emerge un dato: il nord della regione, con i suoi appennini, attira popolazione e crea un saldo positivo, il sud deve ancora trovare la strada pe runa piena inversione di tendenza.
In generale, il saldo migratorio, dal 2019 al 2023, nella montagna delle Marche è in crescita dell'1,81 per mille, contro un +12 per mille nazionale che ha significato 100mila nuovi ingressi nella montagna Italiana. Ad ascoltare anche il prefetto Edoardo D’Alascio, uno che non perde mai occasione per mandare i suoi messaggi pro aree interne, che si tratti di viabilità da potenziare o azioni economiche.
Nelle Marche il rapporto ha individuato dieci comunità territoriali che includono 89 comuni e coprono 48mila ettari. Si va dalla comunità dai 43mila abitanti dell’area Esino-Frasassi al Potenza con i suoi 32mila abitanti, per scendere verso i 12740 dei Sibillini, che include l’area da Comunanza a Montelparo e gli 11574 del Metauro 2. Aree in cui, in media, si registrano 0,48 abitanti per ettaro.
Nei Sibillini il saldo è tutt’ora negativo, il saldo è di -24 per mille, dato che penalizza anche il Tronto, -27,9, e l’alto maceratese, -23,8. Ma si lavora e si cercano soluzioni, un esempio sono le comunità energetiche, su cui Amandola è antesignana, e le cooperative sociali che possono generare nuove e solide forme di lavoro. Ci crede in questo l’Uncem.
Il lavoro è un fattore determinante, al momento il tasso di occupazione è del 38,5%, inferiore alla media nazionale del 45. Più equilibrio a livello di occupazione femminile, 34,5 contro 37,9%. In questo ambito i Sibillini vanno meglio di altre zone, con il 43% di occupazione totale e un ottimo 4,5% di disoccupazione maschile, che diventa invece 8,9 nell’ambito femminile.
Ben vengano le cooperative sociali, al momento rappresentano l’1,4% del totale, ma sono quelle artigianali a muovere le risorse con il 27,4%. Nelle Marche i Sibillini sono i migliori a livello di imprese ogni mille abitanti: 14,5% rispetto, ad esempio, il 10 del Tronto e l’11,2 del Montefeltro. Da riflettere sul fatto che sono poche le imprese giovanili, il 6%contro l’8,3% del Tronto che sta investendo molto sui giovani. Così come i Sibillini possono fare meglio verso gli stranieri, che li scelgono per turismo ma no peer avviare un’attività, il 3% conto rl’11 delle Alte Marche.
Guardando al turismo, lo sviluppo degli ultimi anni è evidente, visto che i Sibillini possono offrire 19 posti letto ogni 100 abitanti, solo l’Esino-Frasassi fa meglio. E questo permette di crescere a livello di presenze, sono 291 ogni 100 abitanti, quinto posto in regione, seppur lontanissimi da alto maceratese, che gode degli impianti sciistici e del Metauro 1. La permanenza è invece una delle più basse delle Marche, il che significa aumentare i servizi e le reti in modo che chi arriva abbia più cose da fare e più luoghi da visitare facilmente.
Un’area che non è ricca, ma neppure povera, visto che il Pil medio dei Sibillini è di poco superiore ai 19mila euro, in crescita seppur di poco nell’ultimo decennio, +1,1. “In questa zona – ha commentato Bussone presentando il rapporto nella sala consiliare di Amandola - si sta facendo un lavoro importante qui, penso all'ospedale di Amandola, punto avanzato dei Sibillini e dell'Appennino, e, allargando lo sguardo, ai 6 milioni per la viabilità che arriveranno come compensazione per la terza corsia”.
“I dati del Rapporto e le analisi ci dicono che due terzi delle persone intervistate da Nando Pagnoncelli di Ipsos vorrebbero vivere in montagna. Dobbiamo lavorare. Dare servizi e opportunità di lavoro, far crescere nuovi valori di appartenenza e fiducia, speranza e coesione” prosegue, richiamando alcun passaggi dell’intervento del senatore e commissario ricostruzione Guido Castelli che ha confermato una serie di azioni economiche in favore dei Sibillini.
Ottocento pagine per riflettere anche sul sistema formativo, fondamentale, che si va creando. Gli stessi esperti sono consapevoli che le pluriclassi, per cui si lotta da anni, sono una soluzione temporanea. Così come il turismo è una voce, ma no può essere l’unica strategia. Ma questo Marinangeli in primis lo sa bene e infatti tra ospedale, comunità energetiche, nuovi negozi e la tutela delle fabbriche esistenti guida il rilancio di chi merita di stare in vetta, fosse solo per l’altezza dei monti che la circondano.
r.vit.