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Raccontare è divulgare: Laura Marziali conquista il teatro delle Api. "Il tumore si affronta insieme, partendo dalla prevenzione"

15 Ottobre 2023

di Raffaele Vitali

PORTO SANT’ELPIDIO – Un tour in più di venti città italiane. Prevenzione, cura e diritti dei pazienti oncologici e dei loro caregivers sono al centro di ‘C’è Tempo’ lo spettacolo scritto e portato in scena da Laura Marziali al teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio. “La Lilt si è prodigata per questa serata, ci ha permesso di vivere una serata diversa e inserirla all’interno del programma di San Crispino, un momento di vita e speranza” sottolinea il sindaco Massimiliano Ciarpella.

 Parole e musica che servono a far entrare il pubblico nella storia personale della Marziali: il suo racconto, diventato collettivo, è seguito da un mini panel informativo e divulgativo. “Vogliamo ridurre la distanza tra pazienti e personale del mondo medico”. La serata diventa un modo per rendere ogni spettatore un “attore della prevenzione”.

E così, al termine del suo racconto, sul palco salgono dottori e volontari di quel mondo legato all’oncologia, dove non basta curare “perché noi – esordisce Renato Bisonni, primario del Murri e presidente Lilt Fermo – dobbiamo prenderci cura del pazienze”. Del resto, lo ha fatto capire bene la Marziali durante gli intensi 40’ in cui vestita di bianco è entrata in empatia con il pubblico, l’oncologia non è solo questione di farmaci, è entrare in contatto.

“Anche per questo – prosegue Bisonni – ho voluto con forza l’ambulatorio di genetica oncologica, per studiare il perché un tumore arrivi. Come Lilt vogliamo portare le buone pratiche degli stili di vita per non arrivare in Oncologia. È un pezzo della prevenzione primaria. Poi si arriva alla secondaria, con le visite. Tutto questo è possibile grazie a un grande team, dentro il Murri il personale, fuori i volontari guidati  da Federico Costantini”.

Tra gli obiettivi della serata c’è la prevenzione. Su questo lavora ad Ancona il dottor Giovanni Dellicardini, ginecologo. “Prevenzione è arrivare prima. Si può fare ad esempio quando si parla di tumore della cervice uterina. Per prevenire si agisce in due modi: stile di vita e screening che individuano il tumore all’inizio, quando si può curare con una efficacia del 100%”. Il monitoraggio è importante perché dai primi segnali possono passare anche 15 anni prima che il vengano fuori le prime lesioni tumorali. “C’è poi la vaccinazione contro il papilloma virus, che è gratuita fino ai 12 anni. Ma ora a si sta prolungando fino a 25. È ideale farla prima di iniziare i rapporti sessuali”. Screening efficace è il pap test, che viene effettuato mediamente ogni tre anni tra i 25 e i 64 anni.

Se poi, purtroppo, in reparto ci si deve entrare, durante il dibattito al teatro delle Api si sono presentate altre due realtà. La prima è quella dei clown di Vip Italia, come racconta Lucia Bertoni. “Vip sta per viviamo in positivo. Noi portiamo la co-terapia del sorriso, aiutiamo lo stato d’animo del paziente e del familiare. I medici ci dicono che il nostro ruolo funziona”.

Come funziona l’Anpof guidato da Micaela Vitarelli: “Noi operiamo nel reparto di Oncologia di Fermo. Siamo nati nel 2015. Volevamo portare il nostro contributo a un reparto che avevamo dovuto frequentare. Ogni giorno, due volontarie sono presenti durante le terapie. Una presenza che permette al paziente di vivere in maniera differente il tempo, soprattutto di attesa, dialogando su altro rispetto alla malattia. Vogliamo essere una boccata d’aria. Ascoltiamo, portiamo sorriso, sollievo, uno spuntino, la musica”.

E poi c’è l’estetica oncologica con tre professioniste che offrono il loro servizio gratuitamente a chi è in terapia. “Particolari che ti fanno sentire meglio, e così il familiare, e fanno crescere la qualità della vita, dalle unghie a problemi della pelle” ribadisce la Vitarelli.

Infine, l’ultimo step, quello che si vive fuori  dall’ospedale, nella fase di recupero: l’attività sportiva. Per questo a parlare c’è Barbara Ferroni, volontaria e capitana della squadra di dragonesse di Porto Sant’Elpidio. “Noi – sottolinea - veniamo dopo tutto quello di cui si è parlato. Noi paghiamo su questa imbarcazione, una canoa lunga tra gli 8 e gli 11 metri con la testa e l coda a forma di drago. Si sale in dieci o venti atlete, sedute in coppia e si pagaia nello steso momento, con una tamburina che detta il tempo”.

Non è uno sport ‘casuale’, ci sono studi fin dagli anni 90 che dimostrano come questo tipo di attività sia importante per la riabilitazione delle donne post carcinoma mammario. Un movimento costante e ripetitivo aiuta per evitare il formarsi del linfedema”. Aiuto fisico e psicologico. Quando esci dall’ospedale, del resto, ti danno tre indicazioni: farmaci, stile di vita e attività fisica.

“Remiamo d’estate e d’inverno, abbiamo mute e giubbetti. Siamo una squadra, dove si condivide tutto e diventa una famiglia. Insieme siamo dragonesse e – conclude il suo intervento Barbara Ferroni - facciamo parte di un movimento internazionale, con persone di ogni età. Chi vuole conoscerci, ci trova sul lungomare, davanti ai Marinai d’Italia, intente a vogare, sempre guardando avanti”.

È soddisfatta Laura Marziali, a cui spetta la chiosa finale prima dei saluti dei tanti amministratori elpidiensi, oltre al presidente della provincia Ortenzi, che sono rimasti dal primo all’ultimo minuto, dimostrando grande sensibilità e serietà.

“Il racconto è importante, come l’impegno. In ogni campo. Ad esempio ora dobbiamo tutte impegnarci perché diventi legge il diritto all’oblio oncologico. Non è possibile che in banca, dall’assicuratore o nei concorsi debba diventare penalizzante l’essere state pazienti oncologiche. Quelle domande diventano una chiara discriminazione. Siamo di fronte a una lotta sociale, paliamone, raccontiamo le nostre storie. Solo dicendo che siamo discriminate vinceremo, non bisogno vergognarsi di dire che non ci danno prestiti, che non possiamo adottare. Rompiamo insieme il muro di silenzio., diventiamo una marea e facciamoci sentire. La vulnerabilità non va giudicata, ma abbracciata e sostenuta. Noi – conclude tra gli applausi dei 300 spettatori e dell’intera giunta Ciarpella- non cederemo un millimetro, quando abbiamo diritti non dobbiamo cedere.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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