FERMO -FERMO - Il Fermano cala il suo poker. Anche la guida DiPizza, con il format Garage Pizza ideato da Antonio Fucito, incorona quattro locali da non perdere. La guida nei indica 20 in tutte le Marche, sono le pizzerie da non perdere, quelle che meritano una visita, per non dire un ritorno appena possibile.
Il viaggio enogastronomico, insieme con Dissapore, ha avuto come obiettivo quello di scoprire i migliori locali, per poi premiarli con il ‘trofeo’ da esporre. “Nelle Marche, regione dalla forte identità gastronomica e dalla straordinaria varietà paesaggistica, la pizza sta vivendo una stagione di grande fermento. Tra tradizione e innovazione, le interpretazioni di qualità si moltiplicano: si passa dalle versioni più autentiche, legate ai prodotti del territorio, a proposte creative che valorizzano ingredienti dall'Adriatico ai monti dell'entroterra” spiegano i promotori della guida resa possibile da Giaconi Editore
Per il Fermano, nell’Olimpo entrano Calafalò di Porto San Giogio, Controluce di Porto Sant’Elpidio, Mamma Rosa di Ortezzano e Alberto farina di Lido di Fermo. L’obiettivo della guida, aggiungono gli autori, è raccontare le Marche attraverso le sue pizzerie più rappresentative, intrecciando storie, volti, tradizioni e sapori in un percorso che va oltre la semplice guida gastronomica.
Per ogni pizzeria una scheda tecnica che ne indica le peculiarità. “Il menu travolge e fa viaggiare per l’Italia e oltre per far rivivere i film più cult della storia. Tra le pizze tradizionali spiccano la Regina Margherita, e la Benvenuti al Sud, una montanara fritta e asciugata in forno con pomodoro, provola affumicata, parmigiano reggiano e pepe nero macinato” è uno dei passaggi riferiti a Controluce.
Per Calafalò invece si legge: “Tra le proposte, spiccano la Pista, fatta con fiordilatte, provola di bufala, cicoria ripassata locale e salsiccia; e la Valentino fatta con polpa di pomodoro, fiordilatte, ciauscolo, ‘nduja di Spilinga, provola di bufala, jalapenos, ciliegino semi-dried giallo e olio evo”.
L’instancabile Marcello D’Erasmo di Mamma Rosa è invece premiato per “l’impasto a lunga lievitazione, secondo la vera tradizione napoletana, topping esclusivi e sapori marchigiani: dal grano al pomodoro, dall’olio alla mozzarella di bufala marchigiana”.
Infine Alberto Farina, che prende un nove in pagella e incassa la vetrina per alcune creazioni: “La Domenica Marchigiana fatta con ragù di carne bianco mista manzo/maiale della tradizione fermana, fiordilatte, pecorino e tartufo nero estivo; seguita dalla Come uno Spaghetto al Pomodoro fatta con salsa di San Marzano stracotto, composta fredda di pomodoro – basilico – polvere di peperoncino affumicato, parmigiano reggiano 24 mesi, olio mono varietale e basilico fresco”.
Queste le 20pizzerie scelte
AIA Moroder (Ancona)
Alberto Farina Pizzeria (Lido di Fermo, Fermo)
Avalon (Ancona)
Baambagia (Pesaro)
Bubini Pizza & Food (Pesaro)
Calafalò (Porto San Giorgio, Fermo)
Capriccio (Monsano, Ancona)
Cavò Lieviti e Distillati (Senigallia, Ancona)
Controluce (Porto Sant'Elpidio, Fermo)
Crunch Pizza (San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno)
Duca (Civitanova Marche, Macerata)
Farina (Pesaro)
Impasti (San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno)
La Scaletta (Ascoli Piceno)
Legami (Senigallia, Ancona)
Lievita (Monsampolo del Tronto, Ascoli Piceno)
Lievitaria (Macerata)
Mamma Rosa Ortezzano (Ortezzano, Fermo)
Mezzometro Senigallia (Senigallia, Ancona)
Paglià - Pizza e Fichi (Pagliare del Tronto, Ascoli Piceno)
