PORTO SANT’ELPIDIO – “L’agricoltura marchigiana è presidio di territorio, coesione e comunità: con questo provvedimento la mettiamo in condizione di affrontare le sfide del presente e costruire nuove opportunità per il futuro”.
Il presidente della commissione Sviluppo Economico, Andrea Putzu, ha ottenuto l’approvazione della legge regionale che rimodula parte delle risorse della missione Agricoltura del bilancio 2025–2027.”Un intervento che valorizza l’agricoltura multifunzionale, l’agriturismo e l’agricoltura sociale, settori nei quali le Marche sono da anni all’avanguardia a livello nazionale. Il centrodestra continua a dimostrare attenzione concreta per il mondo agricolo, con un’azione legislativa capace di unire semplificazione, innovazione e coerenza con la normativa statale ed europea”.
Nel dettaglio, “la nostra legge risponde a due obiettivi fondamentali: aggiornare il quadro normativo regionale alla luce delle più recenti disposizioni nazionali, come quelle introdotte dalla legge 141/2015 sull’agricoltura sociale, e rendere più semplice e trasparente la vita delle aziende agricole che operano nei settori agrituristico e sociale. Con questa riforma, superiamo vincoli burocratici inutili, introduciamo regole più chiare e favoriamo l’inclusione sociale in ambito agricolo, garantendo maggiore certezza giuridica agli operatori”.
La principale novità del provvedimento è che per l’esercizio delle attività di agriturismo possono essere utilizzati sia i fabbricati a destinazione abitativa sia i fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole, già esistenti nel fondo. “Ci sono poi altre semplificazioni” rivendica Putzu.
“Ci sono anche interventi edilizi agevolati per l’adeguamento delle strutture rurali, anche con rilascio gratuito dei titoli abilitativi in caso di interventi funzionali allo svolgimento dell’attività sociale”. Putzu parla di “una politica agricola seria, responsabile e concreta. Con questa legge il Consiglio regionale, grazie al lavoro della maggioranza di centrodestra, si dimostra ancora una volta vicino al mondo agricolo, valorizzando non solo la produzione, ma anche la sua funzione sociale e culturale” conclude Putzu che è stato relatore di maggioranza della legge approvata in Consiglio.