PORTO SANT’ELPIDIO – Il 2024 è un anno importante. “Festeggiare il 25esimo anno di fondazione della Protezione civile che da sempre caratterizza la nostra città. Passione, competenza, sacrificio sono il filo conduttore. E questo li ha resi un riferimento per la provincia e la Regione tutta”.
Il vicesindaco Andrea Balestrieri, uno che la divisa e gli stivali se li mette quando c’è da sporcarsi le mani nelle emergenze, parte dal grazie a Filippo Berdini, storico coordinatore: “Un gruppo che porta competenza e attaccamento alla divisa. Non solo la Protezione civile ha svolto compiti importanti e numerosi, pensiamo al sisma 2016 e alle varie alluvioni, ma ha supportato anche altre regioni. Hanno una capacità di reazione unica quando qualcuno chiede aiuto” prosegue il vicesindaco.
Ma fa anche altro la Protezione civile elpidiense: in prima linea nelle manifestazioni, nella formazione con le scuole, a supporto delle esercitazioni e sono pronti a coadiuvare la polizia locale. “Una realtà che fa invidia a molte realtà che ci circondano”. Una realtà che merita la vetrina e così domenica a villa Baruchello la cittadinanza avrà l’occasione di conoscere chi c’è quando serve.
Si parte alle 9 con la messa nella chiesa della Santissima Annunziata per poi proseguire con la benedizione di mezzi e volontari prima di spostarsi in villa, alle 11, per la cerimonia ufficiale, che sarà chiusa dal pranzo per i volontari alla ‘Perla sul Mare’.
La protezione civile di Porto Sant’Elpidio ha una 70inaa di volontari a disposizione, gestiti dal sindaco e dal Coc. “Non è facile il ricambio generazionale, stiamo cercando di avvicinare i giovani. Per questo diventa importante raccontarsi” spiega Filippo Berdini. “Quello della Protezione civile è un volontariato atipico, non lo vedi h24, come la Croce Verde, ma ha un ruolo importantissimo in ogni emergenza. È la prima forza che si attiva, quindi meno visibilità ma tanta operatività resa possibile dal coordinamento” aggiunge uno dei giovani membri del direttivo, Fabio Rossano.
Il gruppo si promuove anche via social e presto co un nuovo sito su cui sta lavorando proprio Balestrieri. Una protezione civile in continua evoluzione, anche dal punto di vista tecnologico. “Un settore in cui bisogna sempre formarsi, molto fa la regione Marche che coordina tutti i gruppi. Dalla logistica al rischio idrogeologico, dal rischio incendi boschivi alle telecomunicazioni fino alla ricerca persone scomparse al montaggio dei campi di emergenza. Dal primo ingresso in sede, la formazione non si ferma mai”.
Domenica per celebrare il modello elpidiense ci saranno i vertici della Protezione civile regionale, Stefoni, Perugini e Stoppoloni, oltre a Roberto Oreficini oggi nello staff del Nazionale, oltre agli ex sindaci della città. Ne ha fatta di strada il gruppo di Porto Sant’Elpidio, ufficialmente nato il 12 febbraio del 1999 con la delibera comunale. “Poi, la presentazione il 2 dicembre del 2000 a villa Baruchello e proprio lì torniamo”.
La città è chiamata a sostenerla e applaudirla in una domenica mattina di dicembre. “Celebriamo una lunga storia di volontariato. Era diversa nel 1999 la Protezione civile, ma noi gettammo i semi. E la pianta è cresciuta. Fare parte della protezione civile è fare parte di una grande famiglia che supporta la comunità locale e fa rete con altri territori, quello che è cambiato è che è sempre più professionale. È a tutti gli effetti un gruppo di volontari che svolge servizi essenziali, senza i quali sarebbe più complicato intervenire non solo in emergenza, pensiamo ai campionati nazionali o ai grandi concerti in cui i piani emergenza passano per loro” la chiosa del sindaco Massimiliano Ciarpella che ricorda anche il ruolo che il gruppo ha svolto e svolge in Albania dove ha supportato e aiutato a crescere la Protezione civile di Tirana, fornendo know how e mezzi nel corso degli anni.