FERMO – Un centinaio di persone, sette bandiere dell’Usb e altrettante della Palestina, si sono ritrovate all’imbrunire in piazza del Popolo a Fermo, un antipasto del flash mob nazionale convocato davanti a cento ospedali, tra cui il Murri, per la serata.
Il tempo non ha aiutato gli organizzatori, che non si sono però fatti scoraggiare. Anzi, il freddo vento ha avuto il merito di far sventolare al meglio le bandiere dello stato che non esiste ufficialmente e che chi manifesta chiede di riconoscere.
Un paio di corsi contro la Meloni, uno in favore della Palestina Libera, un altro per ribadire di essere antisionisti, il popolo dei diritti ha animato piazza del Popolo per un apio d’ore. Poi, tutti davanti al Murri per ascoltare il triste elenco dei sanitari uffici in questi mesi di cruenti bombardamenti e farlo davanti alle candele, a quelle ‘Luci per gaza’ come da titolo della manifestazione.
“Insieme – spigano gli organizzatori – per ricordare gli oltre 60 mila palestinesi uccisi in questi ultimi due anni dall’esercito israeliano, tra cui 1.677 sanitari. La nostra è una mobilitazione dal basso, amplissima e diffusa su tutto il territorio nazionale che è la dimostrazione di come nel mondo della sanità, e in tutto il Paese, l’indignazione contro il genocidio palestinese sia forte e dilagante, un’onda che monta ogni giorno. Stiamo protestando da mesi e non ci fermeremo”.
Domani è previsto anche lo sciopero generale convocato dalla Cgil che a Fermo prevede un corteo in partenza dal terminal Dondero alle 730 del mattino, con al speranza degli organizzatori che gli studenti partecipino in massa e non come nelle ultime occasioni in qualche decina. “Chi c’è darà il suo supporto simbolico e pacifico alla Global Sumud Flottilla la cui iniziativa umanitaria e politica seguiamo e sosteniamo con forza e ammirazione” concludono i promotori.
r.vit.